“Salernum 3.0”: questo è il titolo della Settimana di scambio pensata dai volontari di Salerno per permettere a questi giovani che sono doppiamente ambasciatori – del loro Paese natio e della città italiana che li sta ospitando – di conoscere un nuovo volto dell’Italia, un Paese, il nostro, così poliedrico nella cultura, usi, costumi, paesaggi, gastronomia, proposte artistiche da renderlo veramente unico e così ambito nelle scelte degli studenti stranieri.
L’indiano Kushal, la serba Masa, l’argentino Luis e gli statunitensi Soren e Julie saranno guidati alla conoscenza del territorio di Salerno non solo dai volontari locali di Intercultura, ma anche da “guide turistiche” molto speciali: i loro coetanei stranieri che stanno attualmente trascorrendo il loro anno scolastico a Salerno: Gulin dalla Turchia, Winkie da Hong Kong, Calixte dalla Francia, Joaquin dal Cile e Manoela dal Brasile.
Le attività della settimana inizieranno lunedì 25, con la visita della Reggia di Caserta, per poi continuare e visitare alcune scuole di Salerno, conoscere gli studenti ed esplorare le bellezze del territorio, tra cui gli scavi archeologici di Pompei e Paestum, la costiera Amalfitana e il Centro Storico di Salerno.
A conferma del ruolo di veri e propri intermediatori culturali ricoperto dai volontari di Salerno, sarà l’incontro con l’Assessore alle Politiche Giovanili, Mariarita Giordano, per conoscere questi giovani ambasciatori del mondo e che, ora, lo saranno anche del territorio di Salerno. L’assessore darà il suo contributo davanti una platea formata da due classi dell’Istituto che ospiterà l’evento, che si terrà il 29 marzo alle 9:30 all’Istituto Alberghiero Virtuoso in Via Pertini a Salerno.
Una parte importante della Settimana di scambio sarà dedicata agli incontri organizzati dalle scuole del territorio che si dimostrano così di essere sempre in prima linea nel desiderio di proseguire a lunghi passi nel processo di internazionalizzazione, offrendo ai propri studenti la possibilità di conoscere un condensato di culture diverse e di riflettere sull’importante tema delle competenze per una cultura della democrazia. <<Alla base del progetto educativo di Intercultura – spiega Paola Forcellati, presidente del Centro Locale di Salerno – c’è la consapevolezza che lo scambio studentesco sia lo strumento privilegiato di apprendimento interculturale. La settimana di scambio ne moltiplica l’impatto e la portata, perché riesce a ad avvicinare e a coinvolgere un numero sempre maggiore di famiglie e scuole del territorio interessate a “non guardarsi più l’ombelico” ma a sviluppare conoscenze e strumenti che li aiutino a vivere in un mondo sempre più connesso e globalizzato>>
Gli incontri nelle scuole si terranno: al Liceo Artistico Sabatini-Menna martedì 26, al Liceo Scientifico Da Vinci giovedì 28 e all’Istituto Alberghiero Virtuoso venerdì 29 e coinvolgeranno sia gli studenti stranieri che gli studenti dell’istituto ospite, che prenderanno parte in attività sulla tematica di steriotipi e pregiudizi.
Unico comun denominatore di tutti questi appuntamenti, oltre alla conoscenza e il confronto con gli studenti provenienti da altre parti del mondo saranno le attività di educazione interculturale in cui il gruppo classe sarà invitato, interagendo con i giovani ospiti, per riflettere su tematiche globali legate alla sfera dei VALORI (valorizzare gli altri esseri umani, la diversità culturale, la democrazia, la giustizia, l’equità), degli ATTEGGIAMENTI (rispetto, tolleranza dell’ambiguità, apertura all’alterità culturale), delle ABILITA’ (pensiero critico, cooperazione, competenze linguistiche, comunicative e plurilingue, ascolto e osservazione, empatia) e delle CONOSCENZE E COMPRENSIONI CRITICHE di se stessi delle proprie e delle altre culture, del mondo.
<<E’ sempre emozionante vedere gli studenti, italiani e stranieri, riflettere su queste tematiche così importanti e attuali – conclude Paola Forcellati – perché sono un buon esempio di che cosa si può imparare quando ci si confronta con l’“altro” in un contesto attento alle diversità culturali. Le “cose” che si imparano sono tante: noi abbiamo scelto di concentrarci su alcuni degli ambiti di quelle che il Consiglio d’Europa ha definito “Competenze per una cultura della democrazia”: un modello che descrive i valori, gli atteggiamenti, le abilità e le conoscenze utili a “vivere insieme in condizioni di parità in società democratiche culturalmente diverse”. Quali la nostra. Se guardiamo al mondo di oggi, infatti, è importante cercare di cogliere quelle occasioni che ci consentono di sviluppare certe caratteristiche, in termine di capacità e competenze utili a diventare cittadini aperti al mondo. La mobilità internazionale basata su un progetto educativo di questo tipo può essere un’occasione da cogliere, un’occasione che mette le ali, in tutti i sensi”.