Non ci voleva! L’infortunio di Bernardini, fermatosi ieri per un affaticamento muscolare, è l’ennesimo contrattempo con cui l’ex Livorno, tormentato da problemi fisici nell’ultimo anno e mezzo, deve fare i conti. Presumibilmente, Bernardini non ci sarà nemmeno contro il Venezia. Ed è un peccato perchè il centrale di Domodossola sembrava ormai pronto per essere gettato nella mischia. Intanto, mister Gregucci valuta soluzioni alternative.
La Salernitana con la difesa a 3 ha incassato la bellezza di 33 reti in 26 partite, riuscendo nell’impresa di mantenere inviolata la porta di Micai solo in 9 circostanze nell’arco di tutta la stagione. Il tecnico granata, vista anche l’emergenza attacco (Jallow salterà il prossimo turno per squalifica, Calaiò fa i conti col problema al polpaccio che lo ha costretto ad uscire anzitempo nel corso del match di Livorno) ha provato in questi giorni di ritiro a San Gregorio Magno il 4-4-1-1.
In realtà la linea difensiva a quattro è già stata utilizzata due volte nel corso del campionato quando Colantuono nelle gare casalinghe contro Ascoli e Brescia ha schierato i suoi col 4-3-1-2. In entrambi i casi la Salernitana non solo non ha vinto, ma anche subito gol (1 dall’Ascoli, 3 dalle Rondinelle). Il problema, insomma, non è solo del modo in cui disporre le pedine in campo, ma soprattutto di atteggiamento.
La Salernitana ha bisogno di affrontare gli ultimi impegni della stagione (soprattutto quelli davanti al pubblico amico ma anche in trasferta) con un piglio diverso, aggredendo l’avversario, facendo la partita, non concedendo spazi e, soprattutto, senza prendersi pause mentali, perchè di solito è proprio in quei momenti che i granata fanno vedere le cose peggiori. Al di là di schemi e uomini, è lì che mister Gregucci deve necessariamente tentare di intervenire.
Bernardini,di Gennaro,Rosina, chi ha fatto i contratti a questi bluff?