Questi palazzi fanno da spalla al PORTICCIOLO e al BORGO e’ non consentono nessun accesso sul fronte mare.
Questi palazzi sono caratteristici, a due piani, alcuni Liberty, vecchi palazzotti con balconi a torciglione, alcuni di memoria lombarda case di ringhiera, arrivi all’ultimo palazzo, sempre di ringhiera ma il suo colore è rosso pompeiano e riprende i colori dei palazzi di FRATTE nell’ 800.
Ecco, due VICOLI paralleli, che io amo chiamare riferendomi al gioco del Monopoli, vicolo Corto e vicolo Stretto.
Superato uno dei due vicoli, sei arrivato e rimani estasiato.
Sei su una piccola piazza, pavimentata da sanpietrini, sulla sinistra, all’inizio dell’affacciata sul porticciolo, c’è l’ultima fontana da strada, Le ricordate? C’è ne erano tante in città fino a 30 anni fa.
Ci sono una decina di panchine e l’affacciata su porticciolo.
Il Porticciolo ha due banchine con ottimi attracchi, tra le due banchine c’è lo spazio vuoto per la antica discesa a mare delle barche su carrello e cioè il VARO.
Due file di scogliera proteggono il porticciolo dalle mareggiate, nelle acque del porto ci sono una trentina di piccole barche.
La piazza è deliziosa, sulla destra, ci sono delle ceramiche artistiche attaccate al muro e nell’angolo dell’ affacciata sul porto, angolo opposto alla fontana, c’è una lapide a stelo, fatta dal COMUNE in onore di un salernitano saggio che ha amato questo posto, Alfonso Luongo, degli alberi mediterranei fanno da cornice alla piazza.,
Prosegui sulla destra e incomincia un pendio, e arrivi su una stradina di circa 150 metri molto caratteristica e ben tenuta. Ed ecco un pittoresco scenario sulla destra, cascate di strutture su diversi livelli, terrazze, verande, finestre, scale, persiane non in linea, e ‘ il retro delle Case che abbiamo già citato e tutte hanno accesso sulla stradina.
Negli anni, probabilmente ognuno ha voluto ampliare la propria abitazione e guardando tutto l’ insieme, ecco la cascata disarticolata delle abitazioni che ne fanno un BORGO di MARE, tipo COSTIERA AMALFITANA.
Delle splendide Piantane stile Ottocento illuminano il posto. Altra caratteristica, questa stradina, sulla sinistra ha un grande ‘ SABBIA PIENO’ e non si può accedere se non sei della COOPERATIVA DEI DIPORTISTI, delle transenne, creano una divisione tra la stradina e il ‘ sabbia pieno’ dove alloggiano centinaia di barche a TERRA, il tutto è vicinissimo al mare ma, non si può accedere in acqua per il proseguimento della grande scogliera del porto.
Pescatori che riparano le RETI, vecchi pescatori che raccontano la vita passata in mare, donne ai balconi che parlano ai vicini ad alta voce come una volta, barche che tornano con il pescato che vendono al vicolo CORTO, gente sulle panchine che rivolgono il viso al sole. Mamme che nelle ore fresche portano i bambini da poco nati nelle carrozzine, ragazzi che prendono da una struttura perpendicolare le canoe e fanno sport, insomma tutto è bello.
Chiaramente, si vedono i LATTARI, la bellissima Salerno, la distesa del mare azzurro, andate di sera, dopo le 20,00 e vedrete qualcosa c he forse non avete visto ancora, perché di sera? La bellissima illuminazione crea una atmosfera magica e storica, questi ambienti nel passato c’erano tra LE FORNELLE e via PORTO, ricordatevi per accedere o il VICOLO CORTO o il VICOLO STRETTO, prima del Polo Nautico
Non capisco se la descrizione dei palazzi retrostanti il porticciolo, molti dei quali realizzati direttamente sull’arenile e costituenti degli autentici campionari di abusi edilizi, sia ironica o meno.
Non c’ero mai stata prima: un incanto! Qui il tempo si è fermato