Verna (presidente OdG): “Indignati per caso quotidiano La Città”
redazione
Stampa
“Il caso del quotidiano salernitano La Cittá è un caso molto complesso. Un gruppo di primaria importanza come L’Espresso, dismettere il quotidiano che finisce in mano ad un gruppo di imprenditori locali i quali, ad un certo punto, espropriano la redazione del proprio giornale. È un caso assolutamente senza precedenti, per cui sono qui in rappresentanza dell’intero consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, portando con me un’onda di indignazione, oltre che la solidarietà che arriva da ogni parte d’Italia”. A dirlo il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, intervenuto questo pomeriggio a Salerno, nel corso del dibattito “Gli stati generali dell’editoria e il caso Salerno”. “Si registra – aggiunge Verna – un atteggiamento senza precedenti di una redazione che chiude, si trasferisce, peraltro con lo stesso direttore e su quello, poi, bisognerà fare un ragionamento più specifico e un invito anche a un ripensamento rivolto ad un professionista che resta iscritto nello stesso albo dei giornalisti nel quale siamo iscritti tutti noi”. Per il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli: “Si tratta di un caso che riguarda non solo i colleghi duramente colpiti, ma riguarda tutti i giornalisti della Campania e italiani. C’è una preoccupazione generale in tutta la Campania per quanto accaduto a Salerno, perché vi è il timore che quello che accaduto qui possa ripetersi in altri luoghi. Come Ordine della Campania, lo abbiamo detto dal primo giorno, continuiamo a tenere alta l’attenzione, ma c’è un’attenzione generale da parte di tutta la categoria per i gravi fatti avvenuti a Salerno”. All’incontro ha preso parte anche il segretario regionale Sugc Claudio Silvestri che ha detto: “Ci ha sempre meravigliato che il ministro del Lavoro, che tra l’altro è campano, Luigi Di Maio non si sia mai occupato di questa questione importante. A proposito di Stati generali, quello che chiediamo al governo è una rivisitazione di quelle aziende editoriali che possono stare sul mercato, quindi uno statuto delle aziende editoriali che preveda regole che impediscano quello che è successo ai giornalisti del quotidiano La città di Salerno, cioè che un editore di un giornale si possa comportare come il capo di una qualsiasi azienda”. Sulla vicenda è intervenuto anche Alfonso Andria invitando le istituzioni ad andare oltre la solidarietà, scendendo in campo con azioni concrete. “Siamo increduli oltre che indignati per quanto accaduto e dobbiamo tenere alta la guardia contro le tentazioni del pensiero unico. Per Luigi Gargiulo, presidente della Camera penale, quanto accaduto a La Città non può restare impunito: “per l’avvocatura salernitana la redazione resterà questa e non altre”. Il fondatore de la Città Andrea Manzi ha invece sollecitato la magistratura a intervenire oltre che gli enti preposti, in particolare per quello che riguarda il contratto pubblicitario confermato con la nuova proprietà dalla Manzoni, società del gruppo Espresso: “la Manzoni ha un codice deontologico che non si può ignorare”.