Alla giornata, svoltasi nella nuova aula consiliare del Municipio, hanno partecipato il consigliere regionale alla Sanità E. Coscioni, il direttore generale dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona G.Longo, il direttore sanitario dello stesso ospedale C.Maiorino e il direttore sanitario del presidio ospedaliero Fucito di Mercato San Severino A. Annechiariaco.
“La sanità e la tutela della salute specie in malattie devastanti come quelle tumorali – ha spiegato la prima cittadina di Castel San Giorgio Paola Lanzara – non può vedere insensibili le amministrazioni locali. La giornata di studio di questa mattina oltre a fare il punto della situazione e sulle ultime novità in campo diagnostico e terapeutico, lancia le basi per un appuntamento fisso che porti il paese al centro di un dibattito medico e culturale che investe anche stili di vita, prevenzione e screening della popolazione”.
I lavori sono stati aperti dal professor Vilone, docente di chirurgia all’Università di Salerno che ha posto l’attenzione sulla validità del sistema dei team interdisciplinari e delle nuove metodologie di lavoro per la terapia chirurgica del tumore del colon retto a cui ha fatto seguito l’intervento del dottor Raffaele Sellitto, presidente di Medincò-CoopSociale, che prendendo spunto dalla diagnosi proprio del tumore del colon retto, ha illustrato le nuove frontiere diagnostiche ed il ruolo fondamentale in questo settore del medico di famiglia.
Il dottor Cigolari si è poi intrattenuto sul gruppo oncologico multidisciplinare e la sua validità nella diagnosi precoce della malattie tumorali e il ruolo dell’anatomopatologo sviluppato dal dottor Zeppa.
Agli interventi della prima parte della mattinata, hanno poi fatto seguito dopo una breve pausa gli interventi del professor Pepe sullo stato dell’arte in Campania sulle linee guida dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali soffermandosi sulla rete ROC (rete oncologica campana) mentre il dottor Maurano ha illustrato la validità terapeutica, nei casi più appropriati del trattamento endoscopico.
“Una giornata che ha saputo coniugare ricerca scientifica, assistenza sanitaria, e le nuove tecnologie al servizio del cittadino – ha spiegato la prima cittadina Paola Lanzara – Un momento di grande tensione civile che dimostra ancora una volta che anche la scienza e la sanità non possono rinchiudersi tra le fredde mura dei laboratori ma devono poi confrontarsi con il territorio e le istanze che da esso provengono. In questo ritengo che il Comune di Castel San Giorgio abbia dato oggi un segnale concreto di una visione a 360 gradi del suo impegno e delle scelte a favore anche dell’informazione sanitaria a beneficio dei suoi cittadini”.