«Io mio figlio in obitorio l’ho visto – si legge in un articolo di Cronache -. Aveva le braccia spezzate ed una ferita dietro la testa, eppure in auto non vi era sangue se non per una piccola macchia sul sedile del lato passeggero. Allora cosa è accaduto? Perché nessuno mi dice chiaramente cosa è avvenuto quella sera? Mio figlio era un bravissimo ragazzo, faceva l’imbianchino e viveva nel rispetto delle regole. Nonostante la giovane età era già papà di due bambini, un maschio ed una femmina».
Elivs stava tornando ad Albanella quando ha perso il controllo della sua Fiat Punto andandosi a schiantare contro il muro di un edificio. Sembra che la prima ambulanza sia arrivata sul posto dopo 40 minuti e successivamente sarebbe intervenuta anche un mezzo di rianimazione del 118. Il giovane, vivo e in gravi condizioni è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Vallo della Lucania dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dove è spirato poco dopo.
Perplessità ed anomalie vengono sollevate dal papà di Elvis anche in merito ai soccorsi: «Perché mio figlio è stato trasportato all’ospedale di Vallo e non ad uno più vicino?». Sull’incidente è stata aperta un’indagine dalla Procura di Salerno e affidata al Sostituto procuratore Elena Cosentino la quale ha ricevuto il fascicolo dalla collega Dalitto Pm di turno al momento del sinistro.
Il legale della famiglia Petrillo, l’avvocato Luca Vuolo ha già da tempo richiesto agli organi competenti sia la cartella clinica del giovane che gli esami tossicologici effettuati a seguito dell’arrivo in ospedale.
Fonte Le Cronache
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