Una percentuale di adesione che supera il 70 per cento sul territorio regionale. Sono i dati della giornata di sciopero indetta da Cgil Fp, Cisl Fp, UilPa, Confasl/Unsa ed Flp per i 2933 lavoratori delle Agenzie delle Entrate in Campania che protestano per i tagli al personale e per rivendicare il pagamento del salario accessorio relativo agli anni 2016 e 2017, nonostante gli obiettivi economici raggiunti dall’amministrazione nel 2018, con un utile che supera i 19 miliardi di euro, frutto dell’impegno di tutti i lavoratori del settore. Un dato riconosciuto anche dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, che appena una settimana fa, alla presenza del ministro dell’Economica, Giovanni Tria, ha illustrato i risultati ottenuti e i servizi offerti dall’Agenzia nel corso dell’ultimo anno.
A Napoli, i lavoratori si sono ritrovati in presidio davanti la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate di via Diaz, dove hanno un documento in cui riassumono le rivendicazioni sindacali.
«Con questo sciopero – ha spiegato Rosanna Ferreri, segretaria Cgil Fp Campania – rivendichiamo il pagamento del salario accessorio degli anni 2016 e 2017 per un lavoro svolto a vantaggio di tutta l’amministrazione, sulla base di accordi sottoscritti con il Ministero per l’Economica e le Finanze e che l’amministrazione non intende erogare. In una situazione di disagio per il numero esiguo di risorse all’interno della pubblica amministrazione, i lavoratori delle Agenzie fiscali stanno facendo sforzi notevoli per garantire legalità sul territorio e garanzia di equità economica e sociale».
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