O meglio una parte degli interinali, perché dei cinquanta lavoratori licenziati a maggio dello scorso anno, soltanto una decina non sono stati ricollocati e sono proprio quelli di Salerno. Una ventina di famiglie rimaste senza lavoro e senza certezze per il futuro
«A differenza degli interinali di Salerno pulita – spiegano – che hanno avuto contratti mensili o annuali, noi andavamo avanti con contratti giornalieri. Andavamo a sostituire colleghi in ferie o malati in tutti i comuni consorziati, naturalmente le spese del viaggio erano a carico nostro. Poi ad un certo punto tutto è andato per il verso sbagliato», la situazione è andata peggiorando a partire dal 2013, quando si cominciò a parlare dello scioglimento dei Consorzi.
“Cominciarono ad esserci problemi nei pagamenti – spiegano – e soprattutto a partire dagli ultimi due anni abbiamo iniziato a vivere nell’inferno. I pagamenti avvenivano a singhiozzo ogni 3 o 5 mesi. Finché a marzo 2017 non siamo arrivato a un ritardo di nove mesi».
Questi 20 lavoratori disperati chiedono un incontro con le istituzioni, chiedono di poter lavorare. In passato, del loro caso, si era occupato anche l’onorevole del Pd Piero De Luca