Dopo vari appostamenti e la sistemazione di alcune fototrappole, è stato possibile individuare il responsabile e bonificare l’area.
I lacci cappio in acciaio – così come si legge dal sito di TvOggiSalerno – sono stati sequestrati in quanto mezzi di caccia vietati, tali trappole non sono selettive ed inoltre gli animali che vengono catturati muoiono lentamente ed in modo molto doloroso. Il soggetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per reati connessi alla
Cinghiali, della loro proliferazione ed aumento di popolazione, ma non si fa riferimento ai numerosi casi di bracconaggio nei loro confronti” – riferiscono dall’Enpa di Salerno – “l’uso di trappole o battute di caccia di frodo avvengono continuamente ma questi dati non vengono mai considerati. Vi è un indotto derivante dalla vendita di tali animali forse sottostimato. Ringraziamo i Carabinieri di Campagna ed i cittadini che segnalano casi di bracconaggio.”