Sarebbe illogico e dispendiosa ma, come si dice, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, come diceva Giulio Andreotti e il tempo che continua a passare senza nessuna decisione sembrerebbe avallare questa ipotesi.
Insomma l’area Casertana sembra stia facendo valere il suo peso sostenendo che lo scalo sarebbe una valida alternativa a quella salernitano. Cresce quindi comprensibilmente l’attesa a Salerno dove Antonio Ferraro, presidente della società di gestione dell’Aeroporto “Costa d’Amalfi” non può far altro che confermare che a questo punto non si può che attendere che il ministero competente dia l’autorizzazione alla concessione totale. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
«Da parte nostra – dice Ferraro a Cronache – abbiamo fatto tutto quanto era necessario, abbiamo risposto a tutte le osservazioni, eventuali perplessità che ci sono state poste e quindi siamo in una fiduciosa attesa. La Campania è l’unica regione in Italia con un solo aeroporto e la rete aeroportuale Campania è la risposta intelligente a questa esigenza di mobilità.
In attesa del via libera dal ministero competente intanto ci si è preparati anche ad un altro possibile ostacolo, quello dei ricorsi che potrebbero arrivare in seguito agli espropri per l’allungamento della pista: “Noi siamo pronti. È chiaro che ci saranno gli espropri e che ci saranno i ricorsi, ma ci siamo attrezzati anche per poter rispondere in maniera soddisfacente anche alle richieste che ci verranno avanzate”.
A questo punto il tempo diventa fondamentale, ogni giorno che passa è una chances in meno per l’aeroporto di salerno. Ne è pienamnete consapevole Ferraro : “Il tempo non è una variabile indipendente. Ormai tra una cosa e l’altra siamo passati ad aprile. Ricordiamoci che se non ci fosse stato lo slittamento della dell’autorizzazione avremmo perso i finanziamenti previsti entro dicembre 2018. Il tempo sembrava potesse durare all’infinito, un anno sembrava un tempo enorme, ma è già passato e noi siamo ancora in ritardo”.
Bisogna riqualificare i territori della terre dei fuochi, proporrei anche un aereoporto a Casal di Principe.
Bisogna iniziare a fare proteste serie, questa è la riprova che Napoli e il Casertano non sono il nostro volano ma sono la nostra zavorra.
Si continua ad escludere dal turismo regionale il Salernitano, lo scalo di Pontecagnano è gravemente lesivo degli interessi del capoluogo( a pagare tutta la costiera amalfitana, la costiera cilentana, Paestum, Vallo di Diano e la Basilicata potentina), Napoli non è la Capitale del Sud, Napoli è la rovina del Sud.
In mano ai 5S che volevamo sperare, mando solo un saluto ai coglioni grillini che li hanno votati, specialmente qui nel meridione e in provincia di Salerno, stiamo perdemdo i fondi e qualche politico fa pure capire che il merito e dei grillinidioti se mettono la firma. Deficienti che pensano di prendere per fessi. Loro non hanno fatto nulla, si sa questo.
Grazie alla politica politicante di chi ha nominato questi personaggi a gestire l’aeroporto ed ha creato un vero e proprio poltronificio che nessun beneficio ha apportato alla comunità. Adesso, dopo anni di incassi di stipendio senza nessun risultato, si va di fretta perché il nuovo governo elimina gli sprechi e si rischia di perdere i privilegi. Andate a lavorare
Il motivo e’ ovvio, i nemici di Salerno sono al governo. Speriamo per poco ancora.
Cinque stelle nemici di Salerno
Fuori dalle p…lle i 5s!!
Basta! non ne possiamo più di questi assetati di potere dei cinquestelle e dei loro amici legaioli!
Ciarambino,Cioffi, l’inesistente deputato medico grillino votato a Salerno…ecco questi sono i nemici di Salerno,votati in questa provincia e che sanno solo gridare contro De Luca,il loro nemico giurato,ma ve ne renderete conto alle prossime elezioni!
vogliono fare un dispetto a de luca i 5 stalle invece fanno un dispetto allo sviluppo di Salerno
Non sono in grado di affermare con certezza se dipende da ingerenze politiche e da dispetti fatti ai propri avversari questa situazione di stallo che sembra preludere ad un definitivo affossamento dell’aeroporto.
Ora si cerca di avallere l’idea che Grazzanise rappresenterebbe una valida alternativa a Salerno, ma un tale assunto ignora o non tiene conto dei diversi bacini di utenza delle due aerostrutture. Quella casertana, a circa 40 km da Capodichino, sarebbe molto verosimilmente un doppione dello scalo napoletano. L’aeroporto di Salerno-Pontecagnano sarebbe invece attrattivo soprattutto per i territori più a Sud, alleviandone i disagi per i collegamenti con Capodichino.
I ritardi abissali denunciati nel lento progredire delle infrastrutture si arricchiranno di un nuovo capitolo se anche per l’aeroporto si metteranno in campo azioni di contrasto e di opposizione.
Il governo dell’affossamento tiene fede al suo nome, e mi riferisco ad entrambi partiti.
La nota positiva e’ che non sarà solo Salerno a pagare il conto dell’imbecillità.