“Andiamo allo stadio e salviamo la Salernitana!”: lo sfogo di un tifoso

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Elvio Forte, giornalista, scrittore, autore del libro:”Salernitana: questa passione ha quasi un secolo…”​ ci ha inviato una lettera dove esterna tutto il suo disappunto e la sua amarezza del momento vissuto dalla squadra granata

Ci sono tempi duri che da sempre caratterizzano la nostra storia. Non avrei mai voluto che uno di questi capitasse proprio nell’anno del nostro centenario. La situazione attuale è veramente dura, si rischia di retrocedere nonostante le false speranze destate dagli addetti ai lavori, a più riprese, durante questa stagione.

Vi parla chi ha vissuto da adolescente e da giovane gli anni 90, quelli in cui mi sono innamorato della Salernitana, quelli del nostro splendore, basterebbe soltanto ricordarli, per indicare a tutti il da farsi e per rammentare a tutte le generazioni di tifosi, la strada da intraprendere in questa circostanza. Mi rivolgo  agli anziani che hanno visto da bambini la serie A del 1947/1948 e la promozione in B del 1966, agli adulti che hanno seguito l’altalena delle promozioni a partire dal 1990. Mi rivolgo ai giovani che mio malgrado, spesso, non sono cresciuti nella cultura della squadra della propria città, ai bambini ed ai ragazzini che ormai ignorano quasi completamente l’esistenza e non hanno traccia della storia della Salernitana. Sabato scorso eravamo in 500 dentro lo stadio, un migliaio fuori a contestare, gli altri a casa. Un dolore per chi come me ha visto lo stadio pieno in più circostanze e tempi in cui se si lanciava per aria uno spillo, questo diffilmente avrebbe poi.. mai più, visto terra. Certo parliamo di altre epoche, quando il calcio era passione comune, ragione di vita, motivo di discussione ed aggregazione settimanale, traguardo domenicale. Sebbene la Salernitana abbia fatto registrare in questi cento anni pochi spunti di gloria, l’amore per questa maglia non è mai mancato. La tifoseria granata nei decenni si è sempre distinta, per la sua passione, per l’attaccamento. Il “matrimonio” è durato un secolo sulla falsariga della classica formula religiosa, che per tanti di noi, negli anni, si è rivelata sacra “..Io …, accolgo te..  prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita”. Vestendo i panni del consulente di coppia, osservando la situazione attuale,  devo asserire che il rapporto dopo 100 anni sta accusando i sintomi della crisi. La sposa(la Salernitana), ultimamente ha tradito lo sposo (la tifoseria granata); che stanco della situazione si è momentaneamente disinteressato, si svaga ed ormai pensa ad altro. Fino a poco a tempo fa, invece, senza preavviso, tutti ci davamo appuntamento su quei gradoni per sostenere la squadra della città nella sua consueta battaglia domenicale.  Mi chiedo dunque cosa sia cambiato. Dove diavolo erano i tifosi della Salernitana nel pomeriggio di sabato? Beh.. la risposta è semplice, la maggior parte sono rimasti a casa o comunque hanno fatto altro. La colpa di tutto questo è imputabile solo a Claudio Lotito? Io credo di no, se non in parte. Assistiamo ad un disinteresse comune dovuto al cambiamento epocale delle persone. La moltitudine preferisce fare altro, una gita, una passeggiata al centro commerciale o al massimo assistere alla partita nella comodità del divano di casa. Nel corso della storia ci eravamo sempre detti che i calciatori, i presidenti, gli allenatori, i dirigenti passano.. ma la maglia non sarebbe mai dovuta cadere nel dimenticatoio. Chiacchiere..considerato che nel 2019, anche la fede si sta spegnendo e personalmente, conoscendo la caratura della generazione attuale, non credo neanche che questa si prenderà in carico la responsabilità di tramandarla a quelle future. Sabato  ero dentro lo stadio, guardavo un migliaio di ultras che contestavano senza essere ascoltati da nessuno, lo sfondo era il mare. Nella mia mente pensavo a quanta sfortuna abbiamo noi di Salerno, che quasi mai siamo stati assecondati nei propositi sempre ambiziosi che ci siamo posti, nei sogni che che quasi mai si sono avverati. Lo zoccolo duro, ormai lo riassumerei in 1500 persone, le 500 che erano dentro sabato e le 1000 che erano fuori. Gli altri hanno dimostrato di poter fare a meno della Salernitana e molto probabilmente continueranno nella loro opera di “disontissicazione”. Adesso sono veramente finiti “i tempi belli di una volta”. A salvezza non ancora raggiunta, sento parlare solo di possibili amichevoli prestigiose. Nella nostra città dunque siamo probabilmente alla  fine del calcio, la gente ha come unica ambizione quella di vedere partite di gala all’Arechi e si è disinteressata alle sfide di campionato. Un tempo, invece, gli squadroni preferivamo  aspettarli nelle partite che contavano, in occasione di sfide dove si andava allo stadio solo per tifare Salernitana. Ma che ne sanno questi 2000?.. che in realtà non hanno nemmeno colpe. Andare allo stadio regolarmente costa tanto, lavoro ce n’è poco, chi ha famiglia e se la passa male ha smesso di andarci. Da tifoso, mi piacerebbe vedere una tifoseria compatta in queste ultime partite. Dobbiamo aiutare la nostra squadra in questo ormai difficile cammino verso la salvezza, prendendo gli elementi singolarmente questa non appare poi tanto inferiore alle altre. Vedo una compagine sfilacciata, senza una logica, senza gioco, senza qualità, sarebbe un problema tecnico ma non credo sinceramente che il nostro presidente voglia attuare ancora dei cambiamenti. La tifoseria granata però, a mio modesto avviso, deve dimostrare tanto in questo momento. Andiamo allo stadio, quella di non voler portare altri soldi a Lotito mi sembra solo una scusa. Dobbiamo andare tutti, in maniera compatta, scatenare l’inferno in queste ultime battaglie. A parer mio, in questa situazione, si dovrebbe dare a tutta Italia un’immagine dello stadio pieno e fare il nostro dovere di tifoseria anche nel dolore. Disertare ancora significherebbe disinteressarsi di una situazione che si è fatta pericolosa, denoterebbe non avere la responsabilità di preservare la categoria. Un ulteriore vuoto in curva e negli altri settori vorrebbe dire scendere al livello delle squadrette che fanno abitualmente 1000 spettatori. La mia rabbia è tanta, noi siamo Salerno cazzo! Siamo quelli che nel 1966 andammo a L’Aquila in 5000, quelli che nel 90 colorammo di granata Brindisi, quelli che nel 94 invademmo l’Olimpico ed il San Paolo,nel 95 Bergamo, quelli che nell’anno della serie A abbiamo riempito sempre tutti i settori ospiti. Noi siamo quelli dei derby vinti in casa col Napoli davanti a 30000 spettatori, della serie A giocata all’Arechi  dinnanzi a 40000 persone sempre presenti. Siamo gli stessi che nel 99 piangemmo 4 vittime che non sono più tornate da una maledetta trasferta, per le quali ora più che mai servirebbe un immenso rispetto e un rinnovato ricordo da parte di tutte le componenti affinchè la loro morte non sia stata vana. Questi signori non hanno neanche idea del nostro passato, non possono neanche immaginare lontanamente che cosa significa per noi questa maglia. Non possono nemmeno concepire quanto ci teniamo a questa squadra. Raccontate questo ai vostri figli, spegnete la tv e nascondete le immagini degli squadroni. Affrontiamo insieme questa situazione a testa alta e presentiamoci allo stadio. Sosteniamo questi calciatori, portiamoli a questo risultato che per noi è fondamentale. La serie B è comunque un patrimonio che deve essere assolutamente preservato. Io che ormai vedo la Salernitana da 25 anni  posso assicurarvi che siamo una grande piazza, ne ho visti di calciatori passare, ho visto campionati felici e campionati infausti. Ne ho guardate di realtà più povere della nostra, stadi semivuoti e curve da 100 persone. Ci siamo sempre distinti sotto questo punto di vista: per il numero di spettatori, per lo spettacolo offerto dalla curva sud, per le sciarpate, per i cori, per i decibel, per le coreografie da brivido. Adesso però, con mio profondo dolore, assisto a una flessione preoccupante delle presenze. Noi non siamo questo, noi dovremmo amarla a precindere dai risultati. Diamoci l’obbiettivo della salvezza, andiamo allo stadio e conquistiamola insieme. Non diamo un’immagine falsa di noi, a chi ci guarda per la prima volta e a chi non aspetta altro per affossarci. Proprio in questa situazione, dobbiamo dimostrare chi siamo e chi siamo stati. Andiamo agli allenamenti, avviciniamo i calciatori, facciamogli capire dove stanno giocando, che questo non è un posto di passaggio, che la Salernitana non è un ritrovo per anziani in cerca di contratto. Altrimenti bisognerebbe dare ragione a Claudio Lotito che dice che dobbiamo capire qual’è la nostra fantomatica dimensione reale. Lui non ha idea di cosa è capace Salerno, non sà neanche di cosa sta parlando. Ci aspettiamo sempre iniziative da parte dalla società, ma non siamo in grado di crearne da soli. Festeggiamolo noi questo centenario, la Salernitana è nostra, non aspettiamoci niente da nessuno, raggiungiamo insieme la salvezza, nelle scuole organizziamole noi delle giornate dedicate, imbandieriamo tutti i balconi e le strade della città. Altrimenti, ripeto, a mio parere, ha ragione Claudio Lotito, siamo diventati davvero una piccola realtà. Il calcio è uno sport fatto di cicli: arriva un grande imprenditore e con lui vivi anni di stelle, arriva un ciarlatano e ritorni alle stalle, poi ne arriva uno come il nostro e rimani nel mezzo. Ma la verità è un’altra, gli squadroni hanno sempre avuto imprenditori forti alle spalle e il loro ciclo dura da generazioni. Un giorno forse chissà arriverà anche il nostro turno e finirà quello delle altre. Chi può dirlo? Chi può prevedere gli anni che seguiranno? Mi piacerebbe poter vivere quell’epoca futura, intanto mi limito solo a sognarla. In passato, ad esempio, ho visto il Parma vivere il suo ciclo trionfale in Italia ed in  Europa, ora vedo l’Atalanta fare lo stesso. Società importanti certo, ma piazze paritetiche, se non inferiori alla nostra. Amo così sognare che un giorno arrivi qualcuno che ci porti in alto. Il Giudice Giovanni Falcone diceva che ogni fattore umano ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine. Mi auguro che un giorno dunque finisca finalmente il nostro fattore umano negativo ed inizi per noi quello positivo. Nel frattempo si deve sopravvivere, si deve lottare con le unghie e con i denti per continuare ad esistere. Quindi bisogna esserci, reggere nelle difficoltà, cadere e rialzarsi. Il passato della Salernitana, che io considero comunque glorioso, ma che agli occhi degli altri può sembrare insignificante, non può assolutamente condizionare il futuro.​
Si evince dunque che la stragande maggioranza della popolazione ha uno schema mentale dal quale non transige.Vi sono squadre di serie A e squadre di serie B. Ma la verità è un altra perchè ogni bruco potrebbe diventare farfalla e ogni brutto anatroccolo divenire cigno, esistono le promozioni e le retrocessioni.​
La chiave per capire chi siamo veramente è reperibile nelle parole di​
Alfonso Gatto, poeta e scrittore di questa città, che in uno dei suoi scritti diceva riferendosi alla Salernitana :” «Comincerei col toglierle questo nome da femmina… Solo allora pensai che la Juventus è femmina, vestita da signora, che la Fiorentina lo è pure, violetta gentile.”>> ​

38 Commenti

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  • amico caro te lo dico da frequentatore di via zara…..e dei tempi che furono (e che mai più torneranno non per colpa di chi c’è ora…)…avviati e segui “il padrone”….chi è stato (o è ancora) ULTRAS sa cosa fare senza appelli selfie video e dimostrazioni di amore (vero o presunto) e quant’altro!
    c’è chi fa il tifoso e chi fa l’ultras….tu fa il tifoso (e sei e sarai sempre rispettato) ma l’Ultras è cosa diversa (e va rispettato anche lui cosa che codesta società e parte dei giocatori non ha fatto o saputo fare). Lunga vita agli Ultras (ma anche a te tifoso “normale” sia chiaro)

  • Chi vuole bene alla Salernitana resta fuori. Ma che vi deve dire e fare più per fare una contestazione seria? Se la nostra storia è caratterizzata dalla serie c vari anni in b e soli due in a pur avendo una passione senza simili in Italia vuol dire che il problema siamo noi tifosi, quando si deve contestare si deve fare seriamente altrimenti il presidente di turno crede di poter fare quello che vuole

  • Che cosa patetica….di un tempo dissoltosi.
    Sveglia e non vivere di ricordi, questa è una situazione che annualmente si ripete quindi basta con questi ricordi nostalgici .
    Qui c’è in ballo il futuro della squadra di calcio di Salerno e si combatte o si contrasta l’attuale società nelle forme più civili di contestazione: l’astensione.
    Questa è una società che bada solo ai soldi e quindi agli incassi ed è qui che bisogna punirla, chiudendo le entrate.
    Si protesta oggi affinché i nostri figli potranno continuare a tifare forza Salernitana un domani.
    Se tu vuoi andare vai, nessuno ti mantiene, anzi sommessamente ti consiglio di mandarla anche a Lotito e Mezzaroma la tua lettera, magari potrai aprire una breccia nei loro cuori, ma ho le mie riserve.

  • Pura farneticazione. Un altro che si vuole vendere per la categoria. Ma che gusto ci troverà sta gente a guardarsi la serie B sapendo di fare da succursale alla lazio e non poter vincere. bah…

  • SALVARE=BOICOTTARE IL MAIALE=DISERTARE ma non fino a fine campionato ma a data da destinarsi che coincide con la fine del maiale e dei suoi faccendieri a SALERNO. il resto e’ storia! Ma se domani vogliamo parlare di storia allora chi ci ha ridotto a laziomerdaB deve andare via. Prima riconquistiamo la nostra identità e poi torneremo a parlare di storia che non necessariamente deve essere fatta di serie b. La categoria per chi ama la Salernitana non conta forse conta per il maiale a non per noi. LIBERATELASALERNITANA

  • non sapevo che a salerno c’erano tutti questi scrittori e poeti da tastiera,caro tifoso se vuoi andare allo stadio vai e non consumare inchiostro inutile per dire queste quattro filastrocche e rispetta chi invece vuole disertare per amore della maglia.

  • La salernitana nn dobbiamo salvarla noi , questo libro che hai scritto lo conosciamo tutti . Vai allo stadio e divertiti ma chi ama la salernitana adesso resta fuori . Questa gentaglia deve capire che SALERNO nn è per loro . Meglio ritornare in C senza lotito che galleggiare a vita ed essere presi in giro da un falso

  • Premettendo che per la mia età faccio parte del periodo dal 1966 in poi, ho letto attentamente la sua lettera. Anche condividendone quasi tutto il contenuto, devo pur tuttavia notare e sottolineare che nelle motivazioni da lei elencate per spiegare perché la gente non va allo stadio, manca un riferimento alle colpe della Società che con il loro modo di fare e di pensare nei confronti dei tifosi e della città hanno rotto quel feeling che lega le due componenti, anche perché la maggior parte dei tifosi non si sentono coloni di un altra società.

  • Ha ragione stringiamoci forte alla nostra fede.. contestare va bene ma restare fuori non serve a nulla. Siamo ssempre stati il 12 esimo.uomo in campo siamo un muro quando la.curva è piena e i calciatori questo lo avvertono…. vi prego non mandiamo tutto a putt…ne! Forza granata nel bene e nel male

  • Caro Sig. Forte, io sono un tifoso storico, un ragazzo del Vestuti, vissuto a pane e Cominato, Busilacchi, Pozzobon, Mujesan, Pantani, Zaccaro, Musa. Tivelli, Alpini ecc..se lei si riconosce nei tifosi di quegli anni, deve sapere bene quali erano le difficoltà della Salernitana di allora, i prelievi coatti degli incassi, le iscrizioni al campionato dell’ultimo minuto. Eppure, piazza Casalbore e il bar stadio erano sempre piene di tifosi tutta la settimana, prima e dopo gli allenamenti (sempre a porte aperte)prima e dopo le partite, non contava che fossimo in serie C, non interessava se ogni anno le illusioni estive naufragavano miseramente. il sogno della B ripartiva ogni anno con sempre più entusiasmo e passione. eravamo orgogliosi della nostra Salernitana, il catino Vestuti era l’inferno degli avversari, poveri ma belli, illusi sognatori ma con tanta dignità. eravamo convinti che il nostro ruolo di tifosi fosse fondamentale per i successi della nostra, indipendentemente dal biglietto che pagavamo.
    Questi signori hanno ricevuto su un piatto d’argento la Salernitana, in serie minori ma con un seguito di pubblico e passione che, era facile immaginare, la avrebbero trascinata in pochi anni nella serie che gli competeva e meritava. il raggiungimento della serie B ha soddisfatto la piazza, ma é stato anche il raggiungimento dell’obiettivo societario, una società satellite della Lazio, palestra di formazione per le giovanili, parcheggio di giocatori non graditi dalla Casa Madre, in vetrina perché in attesa di destinazione. una Lazio B attraverso la quale con una serie di operazioni finanziarie non meglio definite, realizzare vantaggi e utili.
    questo e non altre ragioni hanno spento l’entusiasmo, la passione e il sogno di noi tifosi. siamo stati illusi e traditi nella nostra dignità, questa società non ci rappresenta, é estranea a questa città e alla sua tifoseria, noi abbiamo tutto il diritto e il dovere di riappropriarci della nostra identità e dignità, costi quel che costi, anche ritornando nella polvere, dalla quale come l’Araba Fenice risorgeremo. sempre FORZA SALERNITANA LIBERA.

  • È così palese che ha ragione chi deserta che mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che voglia andare allo stadio.
    Parliamo di una squadra che viene usata (ed è evidente) come succursale della lazio, che non può essere promossa, con un presidente che offende da anni la tifoseria (sulla storia, sulle presenze allo stadio e addirittura sulla troppa pressione) e c’è chi addirittura pensa che non si debba reagire a tutto ciò. L’unica arma, seppur minima, è disertare perchè dei semplici lamenti dei tifosi Lotito sapete quanto se ne fregherebbe (sono 4 anni che se ne frega). Disertare è anche significativo del fatto che alla fine, pur andando allo stadio, non si vedrebbe nemmeno la propria squadra giocare ma la lazio B.
    Quelli che invece vogliono andare allo stadio dicono di supportare la squadre fino a fine anno (perchè sono anche convinti che questa squadraccia vince le partite solo se ci sono i tifosi) e poi si vedrà…Ma si vedrà cosa? Lotito non vende e a settembre che fate? Che cosa cambia? Poi però non andrete tutto l’anno prossimo? bah non capisco. Avete solo paura di perdere la serie b, l’amore per la squadra è un’altra cosa però.

  • E basta con queste letterine alla babbo natale…. Siccome non ne ha lui dignità non devono averne neanche gli altri?… Ma statv a casa perbenisti del caxxo

  • DISERZIONE A OLTRANZA. Fino a data da destinarsi…Può essere anke il 2020, il 2021…Chissà Questo è il nostro motto! La Salernitana é NOSTRA! Avanti Ultras Curva Sud

  • Finitela di pubblicare indirettamente appelli a tornare allo stadio, finitela di mettere pressione su chi è ancora indeciso per il bene della maglia che non esiste più (questa non è nemmeno granata ed è infangata dal celeste laziale). Se la squadra rischia di retrocedere è perché il signor Lotito ha fatto babbá troppo presto quest’anno e non ci sarebbe da meravigliarsi se dietro a questi risultati imbarazzanti ci sia lui imponendo alla squadra di lottare per l’unico obiettivo realistico, non retrocedere. Questa non è la Salernitana, ma la Lazio B. Non rappresenta Salerno, usurpa il marchio di una società centenaria e, al netto della tardiva diserzione, ora è tifata solo da gente pagata per entrare allo stadio o da falsi tifosi. Un unico solo appello: disertare per potere riavere indietro la Salernitana. Lotito può decidere di tenersi questa società, ma il marchio e il nome entro fine anno devono tornare al Comune, che si spera tolga anche la concessione dell’Arechi a Lotito. Chi usa la Salernitana per intrallazzi, non è gradito.

  • Io vado al cinema con i miei figli. Compro il biglietto x guardare uno spettacolo e non per essere preso x il culo da questi 3 vsccari presuntuosi . forza granata!!!

  • Avete scocciato con queste lettere… Non ci sono più parole. La pazienza è finita. E lo siamo stati anche troppo. Voi non ve ne andate, dovete continuare i vostri babbà. Non c’è problema, rimarrete soli. Lotito VATTENE

  • Casertana e Cavese stiamo arrivando! E CHI NU ZOMP È CAVAJUÒ OH OH OH E CHI NU ZOMP È CAVAJUÒ OH OH OH

  • Quasi tutti i commenti sono di tifosi che hanno capito tutto di lotito e che disertano ad oltranza. Già da tempo ricorderete che perfino in altre città vicine si chiedevano come mai a Salerno sottostavamo ad un personaggio del genere (per il troppo amore che è cieco aggiungo io).
    Comunque mi fa piacere tutta questa unione, la pazienza è finita per tutti, non serve la categoria.
    Anzi…andiamo anche oltre, da prendere come esempio quello che ha scritto Giu perchè è la verità e lo scrissi tempo fa, cioè parliamo di un personaggio che sfrutta il nome, il marchio e lo stadio della salernitana per mettere in campo la sua lazio b. Si dovrebbe fare in modo di rimpossessarsi di questi 3 elementi a fine anno se non si vogliono fare programmi seri. Altrimenti si potrà partire pure dai dilettanti, con la vera salernitana all’arechi ed innamorati più di prima. La lazio b la facessero giocare da un’altra parte e a quel punto con la maglietta tutta celeste, non solo con una striscia.

  • Si ma io questo fantomatico presidente che ci puo dare una serie(((((C)))))) DIGNITOSA ancora non lo vedo,qiesti possono o devo pure liberarla pero non vedo un prospetto…

  • Avrei voluto vedere se non fosse stato “giornalista” e quindi senza tessera gratuita d’accesso allo stadio, come avrebbe commentato…..
    Abbandoni la tessera dei privilegi e si metta in fila a fare il biglietto come tutti la domenica e poi faccia anche il Giovanni Pascoli salernitano ma vedrà che sarà più incazzato anche lei.
    ASTENSIONE AD OLTRANZA .
    MEGLIO UNA SERIE C CHE STARE AI RICATTI DI QUESTA GENTE.

  • Sig Forte,noi Tifosi abbiamo una Dignità è mai,dico mai ci siamo sottomessi ad alcuna società,specialmente come questa Accattona e Vergognosa,quindi lei si può anche avviare da adesso al campo e fare da leccaculi come tanti che vogliono il male dei colori granata e non se fottono se da anni con questa gentaglia,veniamo Umiliati con assetti di squadre piene di Falliti e prossimi alla pensione,o meglio giocatori che non valgono neanche un euro,visto che questa vergognosa società,non caccia mai un soldi,forse lei è abituato a scrivere,noi invece come me,ad abbonarsi ogni anno a scatola chiusa e consapevoli che le figure di merda continueranno,ma noi siamo attaccati a questi colori e non badiamo al sapere di stagioni negative è per questo che noi continueremo a stare fuori,ma non obblighiamo nessuno a non entrare,perché ripeto noi abbiamo una Dignità,mentre persone come lei che non vive la curva e non sa i sacrifici che facciamo,sa solo scrivere o criticare,quindi lei si può avviare allo stadio,sempre se lei ci va’,noi invece continueremo a stare fuori,perché ripeto noi abbiamo la Dignità e non ci faremo mai prendere per culi,da società Pagliacce e incompetenti come questa

  • Prendo atto con sollievo che i servi locali di questi pusillanimi proprietari di stirpe laziale sono sempre di meno e sempre più isolati. Da piangere è il discorso del supporto dei tifosi alla squadra: la Salernitana perde con o senza tifo a favore, anzi si è sempre detto che la pressione del pubblico era d’ostacolo. Questi mercenari hanno il dovere di cavarsela da soli. Fuori dall’Arechi fino a che ci sarà Lotito. Questa è l’unica cosa seria che possiamo fare noi, innamorati folli di Lei. Forza Salernitana, sempre.

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