È quanto emerge dal rapporto «Le città elettriche» il primo sulle mobilità a emissioni zero in italia, realizzato da Legambiente in collaborazione con MotusE. Il rapporto analizza i dati dei 104 capoluoghi italiani attraverso diversi indicatori: dalla disponibilità di mezzi elettrici, all’inquinamento, al tasso di motorizzazione, alla presenza di piste ciclabili, al modal share, realizzando una prima mappatura sull’offerta di mobilità a zero emissioni su tutto il territorio nazionale.
Sicuramente a farla da padrona è ancora una mobilità inquinata, congestionata, poco sostenibile, ma c’è una rivoluzione ormai in atto e con una crescita esponenziale. Lo studio di Legambiente riesce così a stimare e definire l’accessibilità, da parte dei cittadini come la quota degli spostamenti con il mezzo pubblico o con servizi di sharing mobility.
A Napoli ad esempio l’accessibilità raggiunge il 34% (Tpl + bici +sharing) mentre gli spostamenti a zero emissioni (elettrici, bici, a piedi) rappresentano il 50%. Percentuali che scendono negli altri capoluoghi di provincia campani: a Salerno a fronte di un’accessibilità (Tpl + bici +sharing) del 23% gli spostamenti zero emissioni sono il 20%.
A Benevento i numeri evidenziano un 20% di movimenti che avvengono con mezzi non inquinanti con un’accessibilità pari al 20%.
Ancora, a Caserta solo il 18% degli spostamenti è zero emissioni (accessibilità 14%);
Un lieve cambiamento verso la mobilità elettrica è rappresentata anche dalla crescita esponenziale delle infrastrutture dedicate alla ricarica.
In Campania, dallo scorso anno ad oggi si è passati da 31 a 104 prese disponibili omologate per automobili e ricariche veloci, mentre rimane immobile il quadro per le prese di ricarica per due ruote e ricariche lente, erano 12 lo scorso anno sono 14 quest’anno. (elaborazione Legambiente su dati EvWay, gennaio 2019)
«Con la presentazione dello studio – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- intendiamo aprire una tavolo di confronto e riflessione per far capire quanto sia conveniente cambiare le nostre città attraverso la chiave della sostenibilità. Anche in Campania qualcosa si muove, e in alcuni città, anche se lentamente rispetto al resto di alcune metropoli italiane, crescono coloro che si muovono in bici, a piedi, con il trasporto pubblico e con veicoli elettrici.
Dobbiamo convincerci del fatto che uscire dall’ inquinamento che contraddistingue i nostri centri urbani è possibile e al contempo possiamo riappropriarci di piazze e strade, rendendo più vivibili e sicure le nostre città. Se da un lato si registra da tempo una disponibilità crescente dei cittadini a spostarsi con mezzi non inquinanti, al tempo stesso questa disponibilità viene minata quotidianamente da disservizi, ritardi complessivi del trasporto pubblico locale con mezzi spesso insicuri, sporchi e poco efficienti.
Occorre dirottare- conclude Imparato di Legambiente Campania- le risorse economiche, destinate ieri come oggi a strade e autostrade, verso gli investimenti per le aree urbane, per rilanciare la ‘cura del ferro’ del trasporto pubblico e potenziare il trasporto ferroviario per offrire un’alternativa ai pendolari».
Il rapporto completo è disponibile su www.legambiente.campania.it