La discussione che ruota attorno a questo argomento per fortuna sta crescendo.
È il diritto a non rispondere alle mail o su whatsapp ai messaggi inviati dal proprio capo fuori dall’orario di lavoro. Se le applicazioni per smartphone possono essere un concreto aiuto per svolgere quotidianamente il nostro mestiere, in alcuni casi possono diventare un vero e proprio incubo.
Ed è molto probabile che fra qualche tempo ricorderemo senza troppa nostalgia questi anni a cavallo fra analogico e digitale, dove la possibilità di raggiungere un impiegato su WhatsApp a qualsiasi ora dava vita a messaggini da parte del capo anche prima di andare a dormire, o nel weekend.
In attesa che una legge riconosca il diritto alla disconnessione, però, qualcosa possiamo già farla – scrive Il Sole 24Ore -. Per esempio imparare a settare lo smartphone, nostro fedele compagno di viaggio quotidiano. È da lì, del resto, che partono tutte le discussioni sul tema. Dalle notifiche ormai incontrollate che dilatano oltremodo il tempo che dedichiamo al lavoro. Tenerle a bada, disattivarle negli orari extra-lavorativi, è però qualcosa che possiamo già fare. Basta averne il coraggio.
Commenta