Ad accompagnarci in questo viaggio che tocca la Stazione Marittima, via Botteghelle, il Lungomare, la ruota panoramica, fino a spingersi alla spiaggia di Cetara, non sono sole le note ma anche l’affascinante attrice salernitana Vittoria Cirillo, appassionata di fotografia.
Sul Mattino on line la Cirillo rivela: «E’ stato molto divertente girare per le strade della mia città e sono accadute anche cose molto curiose durante le riprese. E’ il caso, per esempio, di alcuni momenti nel centro della city, in cui diverse persone si sono sentite a disagio con la presenza delle telecamere, ma in generale abbiamo toccato dei luoghi che tutti conoscono”
La band, composta da Enrico Riccio (chitarra), Fortunato Sebastiano (basso) e Igor Grassi (voce e tastiere), affronta un lungo viaggio nei meandri dell’amore e dell’arduo rapporto con se stessi, attraverso uno stile definito pop-rock ma sicuramente reduce dell’eredità del cantautorato italiano.
Il loro nome, lo stesso del maestro italiano di geologia e vulcanologia, si ispira alla scala di valutazione degli effetti di un terremoto su persone e cose utilizzando, invece, come scala le canzoni per valutare gli smottamenti e le crepe della quotidianità.