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Circuiscono paziente per falso testamento, medico e notaio nei guai

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Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato condizionato all’acquisizione di alcuni documenti i quattro imputati che rispondono, a vario titolo, di falso in atto pubblico, circonvenzione d’incapace ed appropriazione indebita. Sotto inchiesta un medico di Maiori, un notaio di Angri e due testimoni (dipendenti dello studio notarile): il primo, in seguito all’atto notarile stilato alla presenza dei due testimoni, era stato nominato erede dei beni della donna.

Dalle pagine del quotidiano Il Mattino oggi in edicola, in articolo a firma di Angela Trocini, si apprende che all’udienza di ieri il gup Romaniello del Tribunale di Salerno ha anche ammesso, quali parti civili, le due nipoti della defunta, Maria e Margherita Riccio, rappresentate dall’avvocato Vincenzo Rispoli, che affermano essere le uniche due eredi legittime. L’eredità contesa è costituita da due appartamenti ubicati a Maiori e che da circa due anni sono stati sottoposti a sequestro proprio in seguito alla denuncia delle due nipoti della donna che soffriva, secondo un certificato medico allegato all’invalidità concessa alla donna dall’Inps, di encefalopatia vascolare con deterioramente cognitivo e motorio.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quindi, la donna non era in grado di fare testamento autonomamente. Come affermato anche da due notati (sentiti dalla Finanza all’epoca dei fatti) che si rifiutarono di stilare l’atto dopo essersi resi conto dell’incapacità della donna.

Fonte Il Vescovado

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