Per quella vicenda otto sanitari del Ruggi risultano indagati. Tre di questi avevano fatto richiesta di rito abbreviato. Per due di loro la Procura ha chiesto l’assoluzione per lieve entità del fatto mentre per una terza persona, una infermiera.
Gli altri cinque sanitari coinvolti, invece, sono già a giudizio da oltre un anno. A ripercorrere la vicenda il quotidiano Il Mattino. Nel corso di un parto cesareo presso la sala operatoria dell’Unità operativa complessa – gravidanza a rischio e diagnosi prenatale, alla bimba sarebbe stata provocata una ferita nella zona vaginale che, come si legge nel decreto che dispone il giudizio, «pur visibile al momento dell’estrazione», non veniva suturata né dai chirurgi né dai neonatologi in servizio quello stesso giorno presso il reparto di neonatologia del Ruggi dove la piccola era stata ricoverata. Tutto ciò avrebbe procurato alla bambina una lesione guaribile dopo 70 lunghissimi giorni
Di qui, secondo l’accusa, la perizia e la negligenza di medici e paramedici che hanno seguito il parto e la piccola all’interno del nido