Una terrazza fiorita ed alberata costruita quando sotto vi erano solo spiagge ed il gusto per il bello e per le opere pubblicamente utili prevalevano, poi lasciata marcire nell’incuria più totale. Lo scrive Anteprima24.it
L’incedere del tempo e l’usurante opera dell’uomo man mano l’hanno resa inagibile. Un po’ di anni fa il Comune dapprima ha provveduto a tagliare alcuni pini marittimi pluridecennali, poi a transennare gli ingressi.
La vegetazione, indisturbata, ha quindi gradualmente avvolto parte della superficie. Tanto che, come per l’antica città Maya di Calakmul in Messico, un moderno archeologo potrebbe oggi decidere di ‘addentrarsi’ in questa piccola giungla urbana per riscoprire antichi fontanini a cesta, ceramiche vietresi, travertini e pavimentazioni vecchi di quasi novant’anni.
Il belvedere è una delle tante ‘cambiali’ non pagate nel libro degli annunci fatti ‘urbi et orbi’ alla città di Salerno. L’ultimo sette mesi fa: i giardini di via Benedetto Croce rientrarono tra i ‘progetti e nuove opere pubbliche per Salerno’. Buona esplorazione…
Fonte Anteprima24.it