Ora è un dipinto dello stesso Sergio Vecchio ad entrare nel patrimonio del Museo di Paestum. Per volontà della moglie Bruna Alfieri e dei figli Viviana e Marco, è stata donata all’istituto diretto da Gabriel Zuchtriegel una tela dal titolo ‘L’attesa’, realizzata nell’anno 2015.
“Sono felicissima di regalare al Museo di Paestum un’opera di Sergio – dichiara Bruna Alfieri – e ringrazio il direttore Zuchtriegel per aver ospitato una mostra dedicata a mio marito a un anno circa dalla sua scomparsa.
Il legame profondo di Sergio con Paestum affonda le radici nei ricordi della sua infanzia, quando ancora bambino conobbe Paola Zancani Montuoro e Umberto Zanotti Bianco, impegnati nelle campagne di scavo a Paestum; ebbe un rapporto privilegiato con l’archeologo Mario Napoli a cui dedicò nel ‘97 il libro ‘Il Museo della pittura’. Lasciare quest’opera al Museo è come un ritorno a casa, in quel posto emblematico che ha rappresentato per Sergio l’anello di congiunzione tra Paestum e la sua arte, un luogo di affetti, di legami ma anche di utopie”.
La tela donata faceva parte della collezione di quadri esposti proprio nel museo di Paestum in occasione di una mostra dell’artista Vecchio, curata dal professor Massimo Bignardi dell’Università di Siena e che si è conclusa lo scorso 31 marzo.
“Il privilegio degli artisti – aggiunge Marco Vecchio – è quello di essere immortalati nell’immaginario collettivo di tutti grazie alle loro opere”. E la “fontana” di Carlo Alfano, oltre a essere stata ripristinata nel 2016, dall’anno scorso ha, per la prima volta, una propria didascalia.