Così come alcuni gruppi ultras, che hanno continuato nella loro forma di protesta, rimanendo fuori dall’Arechi ad intonare cori contro la società. La tifoseria è, però, spaccata. Una parte dei supporters, infatti, dopo l’incontro capitolino con il co-patron è tornata sugli spalti della Curva Sud. E’ in tale contesto che, sabato scorso, la Salernitana ha affrontato e battuto il Cittadella.
Una vittoria che rappresenta un toccasana per la squadra di Gregucci, dopo più di un mese di agonia e di sofferenza. Partita bene, con il gol di Djuric, la squadra è finita sotto al termine del primo tempo, con gli avversari avanti per 2-1. Poi la reazione, nella ripresa. Con l’ingresso di Rosina, cambia la musica e la Salernitana in pochi minuti ribalta la situazione. Di nuovo Djuric, poi Minala, l’uomo delle rimonte, consentono ai granata di passare in vantaggio 3-2.
Poi, l’attaccante bosniaco fissa il punteggio sul definitivo 4-2, firmando quella che per lui è una storica tripletta. L’exploit di Djuric arriva, così, in un momento delicato per la Salernitana, che adesso si mette al riparo in classifica ma ha bisogno di un altro piccolo scatto in avanti per non rischiare ancora e mandare in archivio il discorso salvezza. La squadra granata, insomma, si tiene a galla. Il successo con il Cittadella scaccia i fantasmi ma non le tensioni di un campionato destinato a terminare senza infamia e senza lode.