Le cronache dei media locali riportano dei tanti gravi incidenti che si verificano lungo la SP175a, eppure questi sono solo una piccola parte dei numerosi altri che talvolta non fanno notizia ma che contribuiscono a creare le condizioni di grave pericolosità oltre che di degrado e invivibilità dell’area.
Considerato anche che i sistemi di controllo mobili della velocità effettuati dalla Polizia Provinciale non sono sufficienti per garantire gli obiettivi richiesti e vengono recepiti come strumenti repressivi, la FIAB Salerno chiede alla Provincia di Salerno in accordo con i comuni interessati, di voler “con urgenza” provvedere all’installazione di sistemi di controllo fisso con rilevazione della velocità media lungo la Sp 175a, in particolare per il controllo dei tratti ricadenti nei comuni di Pontecagnano, Battipaglia ed Eboli.
Le suddette installazioni dovrebbero essere accompagnate da ampia segnaletica per informare gli utenti che si sta transitando su strada con velocità controllata elettronicamente.
L’intervento, secondo la FIAB, comporterà una conseguente e naturale deviazione di parte del traffico sulla parallela Strada Aversana, arteria oggi del tutto sotto-utilizzata e più adatta al traffico pesante, garantendo un miglioramento oltre che della sicurezza, anche della vivibilità, grazie a migliori livelli di inquinamento atmosferico ed acustico dell’area litorale.
Con ciò si darebbe anche inizio ad un percorso di valorizzazione dell’area già prevista nella programmazione provinciale (PTCP) che vede la sp 175a come arteria ad utilizzo prevalentemente turistico-ricreativo.
Paolo Longo – Presidente della Fiab Salerno – dichiara “Valutiamo che molti morti con relativi drammi familiari possano essere evitati, decine e decine di animali domestici e selvatici salvati, molti danni economici che ricadono su tutta la collettività possano essere risparmiati già solo con il controllo della velocità. Auspichiamo che questa nostra proposta venga condivisa e portata avanti con la massima urgenza”.
La richiesta promossa dalla Fiab Salerno è stata condivisa subito da altre numerosissime associazioni ambientaliste, culturali e ciclistiche. Tra queste anche La Fondazione “Michele Scarponi” nata a seguito della scomparsa del grande campione del ciclismo, e fortemente impegnata sui temi della sicurezza stradale. A sostegno della richiesta partirà nei prossimi giorni una petizione on-line sulla nota piattaforma change.org e una pagina facebook per divulgare nel merito gli obiettivi dell’iniziativa.
In quel caso spero tanto che gli albanesi facciano sparire anche i rilevatori
Stronzate!!!
quella pseudo pista ciclabile è una roba da criminali, pericolosissima fin da quando l’hanno fatta, visto che costituisce una barriera in più contro la quale ciclisti e motociclisti possono farsi molto male. Ora che è diventata un rudere, piena di pezzi arrugginiti, è un’arma impropria. Per non parlare poi dei rami, erba e de fondo stradale della pista, piena di sabbia, immondizia, motorini, auto, bidoni della spazzatura e qualunque altra cosa. Se il proprietario fosse stato un privato sarebbe stato incriminato da tempo.
sui rilevatori di velocità .. sono ciclista da decenni, ma pure automibilista! il problema degli autovelox non è il sistema in sé, ma COME viene usato! nella quasi totalità dei casi è una truffa da parte dei comuni ed enti pubblici a danno dei cittadini. Per non parlare poi delle numerose inchieste in cui è stato evidenziato bene il rapporto di collusione con le aziende private che gestiscono, contro legge, questi sistemi.. Quindi ok i rilevatori, a patto che: 1.i limiti siano congrui e non i soliti 30 o 40kmh tipici di dove installano i rilevatori, anche quando il limite della strada ERA 60 o 90…. 2.vengano installati dove davvero ci sono punti pericolosi e non semplicemente dove c’è più probabilità di fare multe!
Per capirci.. non vorrei ricevere una multa per eccesso di velocità in bicicletta! in litoranea con limite a 30 o 40 è molto probabile, e chiaramente ridicolo