L’Arsenal, forte del vantaggio di due gol acquisito la settimana scorsa nella gara d’andata, non soffre il ritorno di fiamma degli avversari e accede alle semifinali senza troppi patemi. La partita vera dura 35 minuti. E’ in quel momento che Lacazette trasforma in gol una punizione calciata da 25 metri.
E’ bravo il giocatore francese a mandare il pallone ad insaccarsi con una parabola arcuata, ma è ingenuo Meret, l’eroe dell’Emirates Stadium, l’uomo che la settimana scorsa aveva evitato il tracollo alla propria squadra, che sulla rincorsa dell’attaccante dell’Arsenal fa un passo nella direzione sbagliata e quando si accorge che il tiro è diretto dalla parte opposta è ormai troppo in ritardo per riparare.
“La partita è durata trenta minuti. Abbiamo avuto due opportunità per segnare, ma non ci siamo riusciti. Negli ultimi due mesi abbiamo perso lucidità, siamo più prevedibili e quindi abbiamo difficoltà nella finalizzazione”.
Così Carlo Ancelotti nel dopopartita di Napoli-Arsenal. Ma cosa è successo a Insigne dopo la sostituzione? Non ha gradito qualche fischio del pubblico? “Era dispiaciuto per l’andamento della gara, ci credeva come tutti – risponde l’allenatore del Napoli -. La sua reazione non è legata alla sostituzione”.
Poi il punto sulla stagione: “Ora puntiamo a chiudere al secondo posto. Faremo meglio nel prossimo anno. Il momento della stagione è particolare, ma capita a tutti, in questo periodo, di non essere al massimo”. Quindi com’è il bilancio del Napoli di Ancelotti? “Molto positivo – risponde -.
C’è un gruppo serio, rispettoso, una società che mi tutela, sono contento e penso che costruiremo qualcosa di importante nel prossimo anno. Le chiacchiere sul mio rendimento le porta via il vento”.