Festeggiano l’Italietta liberata……“Liberata dal duro compito di darsi una forma ispirata alla sua più alta tradizione”. Queste le parole di Julius Evola che tagliano corto sul valore di questa allegra carnevalata postbellica.
Noi guardiamo questo giorno con la duplice contemplazione del prima e del dopo. Cala il sipario su un periodo complesso ma fascinoso della nostra storia, inteso, pur coi suoi pregi e i suoi limiti, a richiamare in sintesi la grandezza di Roma e gli squarci storici più luminosi che hanno contrassegnato la nostra civiltà.
Finisce quel tentativo, quella lotta gigantesca, dalle cui macerie germina la democrazia nelle sue contraddittorie logiche e i suoi infiniti garbugli politici.
Gli ingannevoli aneliti di libertà che sopraggiungevano dai monti, anticiparono il destino di una nazione a sovranità limitata pronta a liberarsi dal “barbaro germano” per gettarsi tra le braccia di un invasore molto più accanito e insolente.
Giuseppina Ghersi, questo piccolo cerbiatto immolato sull’ara sacrificale da chi – mediante ideali artefatti ed effimeri – appagava il suo insanabile odio verso i propri antagonisti.
Dagli occhi limpidi e dignitosi di questa ragazzina , dal suo sangue immacolato, attingiamo a piene mani per costruire un avvenire certo e migliore per la nostra Terra dei Padri.
E non sarà certo la protervia di quattro stracci rossi esibiti nelle piazze ad irretire o stroncare il nostro lungo percorso di Lotta e di Vittoria.
Comunicato Forza Nuova Salerno
Giuseppe65, e vogliamo aggiungere le critiche a questo tipo di antifascisti fatte da Pasolini e Bordiga? già apparse in altri commenti su queste stesse pagine, ma i nazisti travestiti alla andrea non vogliono credere neppure a Pasolini e Bordiga: andrea detiene la Verità, lui “sa”! e noi siamo ignoranti fascisti, assieme a Pasolini e Bordiga però……..
Uno. Tutto vero ciò che hai scritto. Giusto per fare un esempio?. Pasolini ebbe suo fratello partigiano ucciso dai rossi della brigata Garibaldi!. Povero sig. Andrea!!!. Che ripassasse la storia, perché in fin dei conti noi tutti abbiamo parlato di storia e non di politica!. Saluti.