Secondo la tesi della Procura, il giovane ha “colpa” della morte del suo amico per «negligenza, imprudenza, imperizia, nonché per inosservanza della normativa prevista dal codice della strada» avendo consentito ad Antonio Junior De Sarlo, diciannovenne, di condurre la moto senza che avesse la patente A necessaria per farlo, causandone in questo modo la morte.
Nei giorni precedenti, il ragazzo è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ora dovrà difendersi dall’accusa di omicidio stradale.
Fonte Il Mattino
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