La bufera sui social network
I social si sono scatenati, trovandosi di fronte ad una strumentalizzazione esageratamente ironica di una delle più grandi tragedie che hanno colpito l’Italia. Indignazione popolare, rabbia e sgomento.
Le scuse (inutili)
“Questo sabato siamo chiusi, ponte anche per noi!! A presto!!”, ha scritto il birrificio su Fb allegando lo scatto del furgone Besko sul ciglio del Morandi sbriciolato. Epic fail? Possibile: il post ha assunto la fisionomia di un gesto incomprensibile, che probabilmente va oltre ogni sorta di divertimento.
E lo ha capito anche lo stesso birrificio, che successivamente ha chiesto scusa rimuovendo la leggerezza pubblicata e provando a spiegare: “Sinceramente, per il post di ieri sera, non era assolutamente intenzione di nessuno di noi sfruttare una tragedia a scopo di marketing”. Troppo tardi: gli animi erano ormai innervositi tanto che è stata cancellata la pagina Facebook dell’azienda.
Il popolo dei social dimentica ma non perdona: sono decine le richieste da parte dei cittadini virtuali di recensire negativamente tutti i profili dell’azienda in questione, a partire da Google fino ad Instagram.
Commenta