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Macchinista ubriaco sul Frecciarossa, spunta un altro caso

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Il caso dei macchinisti che il 28 aprile scorso erano talmente ubriachi da non poter guidare il treno Frecciarossa 9604 Brescia-Napoli si arricchisce di un precedente. Il Gazzettino dà notizia di un altro macchinista sospreso in stato alterazione da alcol alla guida di un Frecciarossa a fine febbraio e licenziato da Trenitalia il 2 aprile. I fatti sono avvenuti alla stazione di Venezia Santa Lucia.

A notare che il macchinista aveva qualcosa di strano, in quel caso, fu il capotreno che notò come il collega si trovasse in difficoltà di fronte a manovre di routine. L’uomo, dipendente di Trenitalia in servizio a Venezia, sembrava aver dimenticato codici di accesso e procedure di quel Frecciarossa, tanto da non essere nemmeno in grado di metterlo in moto. L’intervento della Polfer chiarì poi che aveva bevuto troppo. In questo caso il Frecciarossa doveva solo raggiungere il deposito ferroviario di Mestre, senza passeggeri a bordo.

«Trenitalia è assolutamente intransigente verso situazioni di questo genere che possano mettere a rischio la sicurezza», fa sapere la società che ha immediatamente sospeso dal servizio il macchinista (oltre 50 anni e 30 di servizio). L’iter poi è andato avanti fino, appunto, a concludersi con il licenziamento dell’uomo.

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