Cgil e Filas: nota su passaggio cantiere dipendenti Sa2 ad Ecoambiente
redazione
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Le organizzazioni sindacali FP CGIL e FILAS, sono in prima linea da anni nella lotta alla risoluzione delle gravissime problematiche che interessano i lavoratori dei Consorzi di Bacino e delle società da essi partecipate, avendo contribuito alla elaborazione della nuova legge regionale sul ciclo integrato dei rifiuti, che presenta garanzie stringenti a tutela dei livelli occupazionali. La procedura in corso con la EcoAmbienteSalerno Spa in liquidazione, che vede coinvolti 12 lavoratori del Consorzio di Bacino SA2, in possesso di tutti i requisiti di legge, rappresenta un momento importante per rendere meno grave la situazione inerente la problematica dei lavoratori ad oggi ancora non stabilizzati ed in linea con quanto già posto in essere tra Istituzioni, Consorzio Bacino Sa2 e parti sociali in occasione dei subentri tra gestori. La protesta legittima di alcuni lavoratori del Consorzio Sa2, non condivisibile per la strumentalizzazione data alla stessa, appare addirittura paradossale dal momento che dopo circa 9 anni di vigenza della Legge n. 26/2010, sulla provincializzazione, finalmente se ne conseguiva il rispetto in capo alla società provinciale EcoAmbienteSalerno, procedendo con la stabilizzazione dei lavoratori del Consorzio Sa2 aventi diritto dagli atti ed oggetto già di verbale di accordo sottoscritto in data 29 Aprile 2019. Chiunque avesse dubbi di legittimità o legalità ha il diritto/dovere di produrre adeguate e personali denunce verso gli organi competenti perché è un atto di assoluta viltà prendersela con singoli lavoratori o nascondersi dietro forme di pseudo interesse collettivo. Tale procedura di passaggio di cantiere è un atto dovuto che deve essere assolutamente fatto nei tempi e nei modi concordati con il verbale sottoscritto da tutte le parti sociali in data 29 aprile c.a., perché le vicende oggi di crisi sociale nel ciclo dei rifiuti hanno percorsi e motivazioni diverse che necessitano di impegni ed azioni risolutive diversificate senza demagogie o populismi funzionali solo ad alimentare il “caos”. E’ inoltre necessario che il nuovo Organo di Governo del Ciclo dei Rifiuti, l’EdA, assuma, senza se e senza ma, ogni decisione in capo ad esso con la dovuta responsabilità e celerità, senza che diventi oggetto di pressioni e condizionamenti strumentali di pochissimi agitatori di piazza, che nulla hanno a che vedere con il percorso di legalità, legittimità e trasparenza intrapreso dalle Scriventi. La Regione Campania, che con il Vice Presidente/Assessore all’Ambiente, on. BONAVITACOLA, ha deciso responsabilmente di convocare d’urgenza un incontro, deve assolutamente dare un indirizzo chiaro e deciso perché talune vicende non abbiano più a ripetersi e prevedere meccanismi stringenti nei confronti di quanti legittimamente pretendono garanzie sul futuro salvo poi rifiutare occasioni di lavoro, vedi commesse di Castiglione dei Genovesi, Altavilla Silentina o Praiano solo per citare alcuni esempi. La tutela dei livelli occupazionali a rischio e l’assoluta necessità che nessun lavoratore venga discriminato dev’essere il “faro” di ogni azione messa in campo dall’Ente d’Ambito nonché adottare qualsiasi atto utile per far si che i Comuni interessati ad indire procedure di gare di evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di igiene urbana procedano nel rispetto della garanzia occupazionale di tutti i lavoratori aventi diritto al passaggio di cantiere nonché ad assorbire le cd. unità lavorative “intercantieri/indiretti”, diffidando naturalmente con azioni adeguate quei lavoratori che rifiutano eventuali assegnazioni di cantiere. Nel richiamare tutti gli atti relativi alla vicenda oggetto della presente, si ribadisce con forza, anche alla luce dell’ultima nota del Consorzio di Bacino SA2 (prot. n. 1883 del 03/02/2019), la legittimità della procedura temporaneamente sospesa solo per rispetto istituzionale verso la Regione Campania e la Prefettura di Salerno, la stessa deve essere assolutamente ed inderogabilmente conclusa già nella giornata di lunedì 13 c.m. con la sottoscrizione degli atti di conciliazione da parte dei 12 dipendenti interessati