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John sta ripulendo le aiuole di Salerno – VIDEO

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La strana storia di Jonh Tury sta commuovendo Salerno. 32 anni, partito dalla Nigeria, imbarcatosi in Libia giunto in italia 18 mesi fa il ragazzo viveva a Napoli, dormiva alla stazione centrale del capoluogo campano dove una notte gli rubarono il portafogli. Non c’erano soldi ma tutti i documenti. Lo scrive Le Cronache oggi in edicola

Senza identità ufficiale, costretto alla clandestinità Jonh era disperato fin quando gli è venuto un lampo di genio” non voglio vivere di elemosina si è detto e ha scelto Salerno per lottare contro quel destino che sembrava aver segnato la sua esistenza. Si è scorciato le maniche ed ha iniziato a lavorare, ripulendo le strade. Ogni mattina parte da Napoli per arrivare intorno alle 8 a Salerno e comunicare la sua opera.

E’ partito dalla lungoIrno, ha messo su dei cartelli per spiegare cosa e perchè lo faceva chiedendo alla gente un piccolo obolo in cambio del suo lavoro, in attesa che magari qualcuno si accorga di lui ed un lavoro vero glielo dia “qualsiasi cosa dice, io non voglio vivere di elemosine”.

Non parla Italiano, putroppo dice ma vuole imparare perchè questo è il paese nel quale vuole vivere: “gli Italiani non sono razzisti, puoi essere nero, di qualsiaisi colore sia la tua pelle, basta che fili dritto e sono generosi”. C’è una commerciante del posto che lo ha visto in opera, ha subito capito.

Gli ha comprato buste di plastica, attrezzi per il lavoro:”è un esempio stupendo di integrazione. Sono commossa, gli voglio bene e farò di tutto per aiutarlo”. Gli fa eco un’altro abitante del quartiere: “un esempio per tutti questo ragazzo. Devo riconoscere che con sacrificio e gratuitamente sta dimostrando un senso di dignità profonda.

E’ ammirevole, l’amministrazione comunale dovrebbe prendere esempio da lui perchè ha tanti dipendenti pagati che dovrebbero fare questo lavoro. E’ dovuto arrivare lui per ripulire un pò la zona. Dovevamo aspettare Jonh per avere un servizio che avevamo chiesto da anni: Ben vengano esempi del genere”. E intanto mentre la lungo irno riacquista decoro le ciotoline che ha messo Jonh si riempiono, qualcuno mette anche più di 50 centesimi ma ancora più significativi sono i sorrisi, le pacche sulle spalle, il calore umano che la gente gli da facendogli capire che la vita può sempre offrire un’altra opportunità.

“Sono felice, dice il ragazzo, nonostante tutto. la mia famiglia rimasta in Nigeria mi cerca, io non posso comunicare con loro, dirgli che comunque sto bene. Ora per la mio permesso sto ricevendo aiuto da un avvocato, spera che riesca a mettermi in regola prima che mi mandino via”.

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