Il figlio di Pennasilico aveva tra l’altro ricevuto una telefonata, tramite la quale lui e il padre venivano invitati a recuperare delle mucche tra i boschi. Una volta a destinazione, prima gli spari e poi il decesso del pastore. Sul posto, i militari avevano trovato tra l’altro anche una decina di bossoli appartenenti ai proiettili che hanno ucciso Pennasilico.
Il figlio dell’uomo riuscì a scampare alla morte, mentre la vittima fu colpita all’addome e all’arteria femorale. Il pastore poi precipitò nel burrone profondo più di quaranta metri ed è stato recuperato con l’ausilio di un elicottero. Cinque persone sono indagate per omicidio preterintenzionale.
Secondo gli investigatori, a provocare l’omicidio sarebbe stata una faida tra pastori per il bestiame incontrollato.
Lo scrive Il Mattino oggi in edicola