Verdi. Salvini troppo morbido con la camorra. Tolleranza zero
redazione
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“Le scene da far west in piazza Nazionale, in pieno giorno alla presenza di centinaia di passanti innocenti, necessitano di una risposta durissima e immediata da parte dello Stato. Adesso preghiamo per la bimba che lotta tra la vita e la morte all’ospedale Santobono. Ma è palese che le forze dell’ordine stanno avendo difficoltà nel presidiare il territorio a causa di un ministro dell’Interno come Salvini che continua ad essere troppo morbido con la camorra e prosegue in un’attività nulla o, per meglio dire, solo propagandistica”. Lo hanno dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale del Sole che Ride, Marco Gaudini che stamattina si sono recati all’ospedale Santobono per seguire da vicino lo stato di salute della piccola ricoverata. “I numeri sciorinati dal Viminale confermerebbero poi che in realtà si è provveduto alla sostituzione del personale di polizia che è andato in pensione e poco più. Serve invece rinforzare il contingente delle forze dell’ordine con nuovi agenti in aggiunta a quelli attuali. La guerra alla camorra va combattuta con leggi speciali ad hoc. In primo luogo i figli minorenni devono essere automaticamente allontanati dai nuclei familiari quando un parente viene condannato per reati di associazione mafiosa. Bisogna impiegare tutte le risorse disponibili di forze dell’ordine e militari per presidiare il territorio. Bisogna rinforzare il personale in dotazione alle procure affinchè ci sia una giustizia efficace e certa. Infine bisogna prevedere un reato specifico per chi inneggia alla camorra in qualunque forma. Altro che decreti sicurezza farlocchi che ingannano i cittadini e non vengono applicati sui territori lasciando i cittadini alla mercè di bande criminali. Lotta senza tregua significa che tutti devono fare la propria parte. I cittadini devono tremare quando sentono la parola camorra ma non per paura della stessa ma per il terrore delle conseguenze a cui si va in contro ad abbracciare questo fenomeno”.
“Bisogna sciogliere quella rete di legami e di connivenze che offrono tutela ai camorristi – proseguono Borrelli e Gaudini – e per questo servono misure speciali che colpiscano i criminali e chi li sostiene con comportamenti omissivi, facendo finta di non vedere, prestandosi a commettere tante piccole e grandi illegalità, cedendo senza reagire alle pretese del criminale di turno che taglieggia gli automobilisti, i commercianti, offrendo supporto morale e pratico a criminali che non esitano a sparare ai bambini. E’ giunto il momento che tutti i napoletani scelgano nettamente da che parte stare. Per fare questo bisogna mettere in campo un esercito di educatori, di insegnanti, di maestri di strada che siano in grado di indicare l’alternativa alla cultura della violenza e della camorra. Al modello di tolleranza zero per i criminali si affianchi uno stato sociale forte. ”.