Salernitana ad un passo dalla retrocessione: risveglio da incubo per la città

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Il giorno dopo Salernitana – Cosenza, terminata 2 a 1 per i calabresi Salerno è sotto choc.

Una città, una tifoseria, ripiombata nell’incubo della retrocessione nell’anno del centenario che avrebbe dovuto rappresentare l’anno della svolta. Ed invece il sogno è diventato un incubo. Squadra scarica e demotivata, allenatore in confusione dirigenza assente.

La Salernitana precipita nel silenzio generale senza che nessuno dalla proprietà alle istituzioni dica qualcosa, faccia qualcosa. Eppure la Serie B era ed è un patrimonio da tutelare e rispettare.  Ed ora ci sono solo 90 minuti, a Pescara, contro una squadra che lotta per i play off per provare a fare quello che non si è fatto fino ad ora. Una speranza c’è ha detto ieri Gregucci

“Mi rendo conto del grande scoramento che tutto l’ambiente sta vivendo – ha detto il mister – ma c’è una possibilità ancora, una speranza a cui aggrapparsi e combattere”.

E alla provocazione della stampa, “se davvero la squadra sa che stiamo retrocedendo”, il mister risponde: “Lo sa, lo sa: siamo in difficoltà ed il tabellino è misero, è vero. Ma i ragazzi devono rialzare la testa, andare a combattere e non arrendersi; cercheremo di mettercela tutta a Pescara”.

Salernitana in ritiro già da ieri – scrive Salernitana News -. I granata si trasferiscono a Roma dove prepareranno la sfida con il Pescara.  Quartier generale granata dovrebbe essere il Mancini Park Hotel a Roma.

Durante la gara, in Curva, era comparso uno striscione prima del triplice fischio «Mercenari, indegni rappresentanti della nostra maglia. Ora andate via da Salerno».

Poi a fine partita, dopo mezzanotte, circa cento tifosi hanno aspettato la squadra all’esterno dello stadio: i giocatori, accompagnati da Sasà Avallone, hanno provato a parlare con gli ultras. Un faccia a faccia dai toni accesi. Casasola ha abbandonato il gruppo dopo pochi minuti, ma è stato richiamato indietro dalla società.

VIDEO SALERNITANANEWS.IT

 

GLI SCENARI. Il Pescara si gioca una posizione migliore nella griglia play off. La Salernitana, al momento, ha 38 punti come il Livorno che, tuttavia, è sotto per differenza reti negli scontri diretti.  Il Livorno nell’ultima di campionato giocherà in casa del Padova già retrocesso.

Stasera il Foggia chiude la 37ma ospitando il Perugia. Il Foggia di punti ne ha 34. Vincendo arriverebbe a 37 e poi nell’ultima sarà di scena a Verona che cerca un posto nella griglia degli spareggi promozione. Il Venezia, che è messo meglio negli scontri diretti con la Salernitana di punti ne ha 35 e chiude la stagione regolare a Carpi.

Salernitana salva in caso di finale a 41 punti in compagnia di Crotone e Livorno, mentre un ko a Pescara prevedrebbe diversi scenari per la Salernitana, che andrebbe a fare i playout in caso di parità a 38 con Livorno e Venezia. Se il condominio fosse a quattro, col Foggia, playout da peggiore classificata contro il Venezia. I campani sarebbero direttamente retrocessi perdendo all’Adriatico e in caso di parità di punteggio a 38 con Venezia e Foggia, mentre se allo stesso punteggio chiudessero appaiati a Foggia e Livorno, disputerebbero i playout contro il Livorno (da peggiore). E poi l’eventualità del pareggio (con il quale si scongiurerebbe quantomeno l’ipotesi della retrocessione diretta)

15 Commenti

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  • Tutto sommato a Lotito gli va più che bene. Risolto il problema di due squadre in serie A, la Salernitana continuerà ad essere squadra cuscinetto e banco di prova della Lazio. Giro di soldi da una squadra e l’altra. Danno economico con la retrocessione? la verità nessuna la conosce quando effettivamente abbia pagato per l’allestimento di questa squadra di zombi e certamente nessuno gli avrebbe mai dato tutti i soldi che lui voleva. Nel frattempo proverà ad allestire una squadra che cercherà, con calma, di portare in B e trovare magari nel frattempo un compratore che soddisfi le sue richieste. Se nessuno andasse più allo stadio quella si che sarebbe una perdita per lui.

  • Una società che continua a tenere questo allenatore, credo che non abbia voglia di salvarsi. Almeno per dare una scossa e per non perderle tutte, playout compresi.

  • RICORDO MALE O LOTITO ERA STATO PORTATO A SALERNO DA DE LUCA… ED ALLORA SE NON RICORDO MALE, PERCHE’ DE LUCA NON SI ATTIVA ? LUI CHE E’ LA MAGNA PARS SALERNITANA

  • non so se mi faccia più pena o compassione. E’ palesemente inadeguato, ma non lo ritengo il colpevole principale. A Gennaio non ci sono stati i rinforzi adeguati, anzi ci siamo indeboliti. Le altre, invece, hanno cercato di rimediare alle lacune e si sono rinforzate

  • la squadra è ormai retrocessa da un paio di giornate: 0 tenuta fisica, 0 tenuta mentale, nemmeno l’ombra di uno schema. i giocatori, da mesi, penso percepiscano l’aria di smobilitazione provocata dalla dirigenza e l’incapacità di reagire dell’allenatore, che ha accettato un indebolimento a gennaio senza proferire parola. il crollo sta tutto qui. e, paradossalmente, in b ci sono squadre ben peggiori che però, con un minimo di grinta o con un sistema di gioco, sono riuscite a salvarsi o si salveranno. la retrocessione, di per sé, non sarebbe una cosa drammatica, se servisse a fare pulizia. il problema è che arriva nell’anno del centenario, che sarà così ricordato per sempre… quel che è certo è che, se lotito perderà la finale con la lazio, sarà finalmente il fallimento totale del suo modo di fare calcio: sparagnino, senza programmazione, arrogante. forse è la volta buona che possa farsi da parte per sempre

  • Incredibile come su questo sito gli articoli riguardanti la Salernitana vengano stracommentati (come se poi qualcuno dei piani alti vi leggesse), e si dice poco o nulla di altre notizie ben più importanti.

    Le priorità dei cittadini salernitani sono lo specchio di ciò che è la città…

  • Alla fine sono tornato allo stadio perché la passione è una questione di sangue. Speravo di vedere una squadra, che seppure con tanti i problemi, magari combattesse con coraggio e cazzimma ma alla fine mi sono sbagliato. Forse ricordavo ancora i tempi del Vestuti in cui anche quei giocatori che avevano poco talento sputavano l’anima e facevano sentire i tacchetti agli avversari ma, purtroppo, quel calcio non esiste più. Le spiegazioni possono essere tante ma la verità è che anche la gente si è stancata e disamorata. Tanti preferiscono stare davanti alla tv a guardarsi il calcio che conta e tifare per altri colori, forse hanno ragione loro, ma io so che questa casacca rappresenta la mia città, la mia terra e le mie tradizioni e non riesco a riconoscermi in altro. A questo punto se dobbiamo retrocedere spero che almeno ci sia un cambio di mano societario, anche se è dura pensare di perdere questa categoria e ricominciare da capo.

  • Ho netta l’impressione che la squadra sta obbedendo al volere della società di non lottare in campo,non ci sono altre spiegazioni.Purtroppo questo è il raccolto di quanto seminato da questa società in questi 4 anni di serie B.Società strafottente,non legata alla città,contro la NOSTRA STORIA,che ci ha tolto la passione.

  • Degna conclusione di una grande presa per i fondelli…
    Le cose che più mi avviliscono di più sono la perdita di passione del popolo granata, i gruppetti litigiosi della curva, l’incompetenza degzli “addetti ai lavori” (‘giornalai’ compresi) che fino a poco tempo fa parlavano di zona play off e di promozione l’anno prossimo, la totale strafottenza delle istituzioni locali,….certo Salerno ha problemi ben più seri…ma nell’anno del centenario…e che diamine!!!
    Squadra e città tornati alla mediocrità degli anni passati.

  • La gran parte della tifoseria se n’era accorta da tempo. Basta fare la differenza con il 7 maggio 2016, Salernitana Modena stadio pieno. Domenica solo poche migliaia di innamorati confusi e qualche colluso. È un bene dividersi dalla feccia.

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