Il saldo imprenditoriale del primo trimestre di ogni anno si attesta, per la provincia di Salerno, su numeri compresi tra le 300 e le 600 imprese in meno, ad eccezione del primo trimestre del 2018, quando il valore tra iscrizioni (2.377) e cessazioni (2.382) ha determinato una sostanziale stabilità imprenditoriale (saldo: –5 imprese).
Il dato sulle iscrizioni del periodo gennaio-marzo 2019 appare un campanello di allarme sulla vitalità del sistema imprenditoriale provinciale: le nuove attivitàavviate, per la prima volta meno di duemila, rappresentano il peggiore risultato dei corrispondenti trimestri dell’ultimo decennio.
Dalla distribuzione per macro settore delle imprese di nuove iscrizione emerge che quelle commerciali rappresentano più del 33% delle iscrizioni totali classificate del periodo gennaio-marzo. Seguono il settore dei servizi alle imprese (13% delle iscrizioni totali classificate) e quello turistico e delle costruzioni (entrambi al 12%).
La dinamica per forma giuridica evidenzia il buon andamento delle società di capitale che, con oltre quasi 500 imprese in più, registrano un tasso di crescita dell’1,57%. Difficoltà per le società di persone (-191 in termini assoluti e -1,31% rispetto a fine 2018) e per le ditte individuali, con quasi 900 imprese in meno, dovute alla differenza tra le 1.000 imprese nuove iscritte e le oltre 1.900 chiusure di attività (-1,32%).
In diminuzione lo stock di imprese registrate nei tre settori numericamente più consistenti dell’economia provinciale: commercio (-0,83%), agricoltura (-1,84%) e costruzioni (-0,7%).
Questo, in sintesi, è quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Infocamere effettuate dall’Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno.
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