È tutto scritto nel nuovo Codice della strada ormai approvato dalla Commissione trasporti della Camera e ora pronto per iniziare l’iter legislativo vero e proprio che lo porterà, entro il 3 giugno, ad essere discusso o votato in aula.
Sta per cambiare dunque – ancora una volta – la legge fondamentale degli automobilisti e, come tradizione vuole, le modifiche arriveranno con la stagione estiva, durante gli esodi verso le località balneari. Tra le novità, viene consentito anche alle moto leggere, quelle da 120 cc in su, di entrare in autostrada, cosa che oggi non è possibile. In più, avranno spazio alcune disposizioni a tutela dei ciclisti.
Alla classificazione delle strade, si aggiungerà il nuovo tipo di “strada scolastica” per le vie in prossimità di scuole e altri edifici a uso scolastico; in esse sarà consentita la sosta, il movimento e le manovre connesse alle scuole (come ad esempio prendere o lasciare i bambini). Su queste strade potranno essere disposte particolari limitazioni negli orari di attività didattica, come il limite di velocità a 30 km/h e la Ztl.
Negli scorsi mesi si è parlato molto di inasprire le sanzioni contro chi guida con il telefonino in mano e, nel nuovo Codice della strada, queste istanze vengono recepite. Si parte, quindi, con la possibilità di semplificare «i procedimenti per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie anche in relazione ai nuovi strumenti di controllo a distanza che consentono l’accertamento della violazione con contestazione differita»: in pratica, la polizia potrà passare con un’auto su cui viene montata una telecamera e riprendere chiunque ha una mano sullo sterzo e un’altra sul cellulare.
Le immagini verranno poi visionate in centrale e di lì partiranno le multe direttamente a casa degli automobilisti. Automobilisti che, così, in deroga al principio attualmente in vigore, non subiranno la contestazione immediata dell’infrazione e, per difendersi, dovranno ricorrere al giudice (anticipando ovviamente le spese processuali).
Ricordiamo che la sanzione per guida con l’uso del cellulare scatta anche per chi non parla, ma si limita a prendere in mano lo smartphone: conta il fatto che venga distolta l’attenzione dalla strada.
Si vedrà poi se, tra le modifiche, entrerà anche la tanto richiesta sospensione della patente alla prima violazione, cosa che attualmente scatta solo nel caso di recidiva, ossia di infrazione ripetuta due volte in un biennio. «Nel mondo digitale e iperconnesso in cui viviamo è quotidiana l’immagine di chi invia sms, chatta su WhatsApp, controlla il profilo Facebook, si fa un selfie ovideo mentre sta al volante.
Distrazioni che spesso si pagano care, anche con la vita – sottolinea l’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia stradale per bocca del suo Presidente – È la sbornia del Terzo Millennio, un fenomeno in espansione geometrica, ora prima causa di morte e feriti sulle strade italiane».
Fonte LA leggepertutti.it