In quella circostanza, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 35 indagati (27 arresti domiciliari e 8 obblighi di dimora e di presentazione alla P.G.), ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere” finalizzata al “favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina”, “intermediazione illecita e sfruttamento di lavoratori con o senza permesso di soggiorno”, “riduzione in schiavitù”, “tratta di persone” e altro, con l’aggravante del reato transnazionale.
L’aggravamento della misura cautelare è scaturito da ulteriori accertamenti svolti dai Carabinieri, con i quali è stato dimostrato che, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, Hassan Amezghal ha continuato a reiterare le condotte di reato già contestate nella precedente ordinanza di custodia cautelare.
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