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Reddito di cittadinanza: i nuovi requisiti per i disoccupati

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Novità in vista per il reddito di cittadinanza: come annunciato dal Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, c’è l’intenzione di estendere il diritto al beneficio ai disoccupati, indipendentemente da redditi e patrimoni.

Nel dettaglio, la novità è quella per cui nel calcolare il reddito entro il quale si ha diritto al reddito di cittadinanza si terrà conto non di quanto percepito nell’anno (o nei due anni) precedenti, bensì del reddito corrente. In questo modo si andrà ad estendere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, per un incremento che l’Inps ha stimato in un milione di persone.

La bozza del progetto è già pronta e la speranza di Pasquale Tridico è che se ne possa discutere in Parlamento entro la fine del mese così da dare l’opportunità a molti disoccupati, oggi esclusi, di beneficiare del reddito di cittadinanza.

Qualora questa novità dovesse ottenere il via libera da parte del Parlamento i primi a trarne vantaggio dovrebbero essere, come dichiarato dal Presidente dell’Inps, “i disoccupati che percepiscono la Naspi, o anche coloro che hanno perso il lavoro da più di 18 mesi”.

Come noto non è necessario che una persona sia disoccupata per poter beneficiare del reddito di cittadinanza. Quando vengono soddisfatti i requisiti legati a reddito – ISEE e familiare – e ai patrimoni, infatti, ne possono beneficiare sia gli inoccupati che coloro che hanno un lavoro.

Paradossalmente potrebbe succedere che una persona senza lavoro abbia un reddito superiore ai limiti previsti e per questo non possa beneficiare del reddito di cittadinanza, misura che gli sarebbe stata molto utile specialmente per trovare una nuova occupazione.

Secondo le stime dell’Inps visto l’andamento delle domande e la platea dei beneficiari al termine dell’anno potrebbe esserci una spesa minore rispetto a quella preventivata, per un risparmio complessivo di circa un miliardo di euro.

Questo risparmio potrebbe essere utilizzato per allargare la platea dei beneficiari riconoscendo ad alcuni disoccupati la possibilità di ricorrere al beneficio indipendentemente da ISEE e reddito familiare.

D’altronde lo stesso Luigi Di Maio, in qualità di Ministro del Lavoro, ha annunciato che i risparmi del reddito di cittadinanza saranno comunque destinati ad interventi per le famiglie, quindi la proposta del Presidente dell’Inps è in linea con questa intenzione.

Reddito di cittadinanza: più importanza al reddito corrente
Ma in che modo l’Inps vorrebbe estendere il reddito di cittadinanza a tutti i disoccupati? Nel dettaglio Tridico ha annunciato di voler prendere in considerazione il reddito corrente dell’interessato per capire se questo ha diritto o meno al reddito di cittadinanza, non specificando però il “come” intende farlo.

Ad essere avvantaggiati da questo provvedimento sarebbero tutti coloro che hanno da poco perso il lavoro ma che non possono beneficiare del reddito perché per colpa di quanto percepito negli anni precedenti superano i limiti di reddito previsti dalla misura.

Lo stesso vale per quei disoccupati di lunga durata che beneficiano della Naspi.

È vero infatti che reddito di cittadinanza e indennità di disoccupazione sono compatibili – e cumulabili – tra di loro, ma è pur vero anche che in molti casi visto quanto percepito di Naspi si supera la soglia di reddito entro la quale si può beneficiare della misura.

Come anticipato non sappiamo ancora quali sono i requisiti che i disoccupati dovranno soddisfare per beneficiare del reddito di cittadinanza, né è ancora chiaro in che modo l’Inps intende valutare il reddito corrente. Possiamo fare però una stima di quanti potrebbero essere i soggetti interessati da questa novità.

Reddito di cittadinanza ai disoccupati: 1 milione di beneficiari
Molto dipende da quali disoccupati riguarderà questa novità, ossia su quali saranno i requisiti previsti. Qualora questa dovesse riguardare i disoccupati da oltre 12 mesi allora ci potrebbe essere un incremento di circa 1,6 milioni della platea dei beneficiari (in base a quanto rilevato dagli ultimi dati Eurostat).

Più probabile, però, che – come annunciato dal Presidente dell’Inps – ad essere interessati da questa novità siano i disoccupati da oltre 18 mesi, ossia coloro che hanno smesso da poco di percepire l’indennità di disoccupazione. Si parla quindi di circa 1 milione e 200 mila interessati, che potrebbero scendere ad 1 milione qualora a poter beneficiare del reddito di cittadinanza, indipendentemente dal reddito percepito, possano essere solamente i disoccupati di lunghissima durata, ossia coloro che sono senza lavoro da più di 24 mesi.

Fonte l’Occhio di Salerno

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