Presenti, nella sala convegni del Complesso monumentale di San Giovanni, i Dirigenti scolastici delle scuole in rete, Ester Senatore, Raffaelina Trapanese, Filomena Adinolfi e Maria Alfano, il presidente del Consiglio comunale, Lorena Iuliano. A rendere merito agli alunni, numerosi, il vicesindaco e assessore alla Cultura e all’Istruzione, professor Armando Lamberti, che ha rivolto alla giovanissima platea il suo augurio di un buon futuro attraverso una nota espressione di Galileo Galilei: “se l’uomo non sapesse di matematica, non si eleverebbe di un sol palmo da terra”.
Ospiti d’onore, i professori dell’Ateneo umbro, Anna Salvadori e Primo Brandi, ideatori di Matematica&Realtà, progetto nazionale di innovazione didattica che promuove l’interazione dinamica tra mondo reale e mondo matematico come elemento chiave del processo di insegnamento-apprendimento.
L’evento, durante il quale sono stati mostrati alcuni dei lavori prodotti dagli alunni – un powerpoint su “Le ricette della tradizione” ed una pregevole pubblicazione di divulgazione scientifica sul Vesuvio nei suoi vari aspetti – è stato accompagnato dalla proiezione dei passaggi salienti dei lavori di Perugia.
Particolarmente emozionante per gli studenti della 4b, sezione classica del Liceo De Filippis Galdi, e per i tutor, i docenti Donatella Ferraioli, Ivan Adorno Mascolini, Leonilde Grimaldi e Rosario Barra, rivedersi mentre ricevono dal premio Nobel per la Fisica, Shuji Nakamura, il “Premio Felli”, per uno studio sulle energie rinnovabili.
“Siamo qui per partecipare alla cittadinanza un’esperienza della vita scolastica di alto valore formativo – commenta la professoressa Maria Alfano, dirigente del De Filippis-Galdi, Liceo capofila della rete – ed un cammino lungo, iniziato nel mese di ottobre con il corso di formazione per docenti e le attività didattiche per gli alunni. Un percorso che ha visto l’impegno di tutti: dei bambini e dei ragazzi, dei docenti tutor e dei consigli di classe.
Questa cerimonia rappresenta la presa di coscienza di quanto si è costruito ed è un momento che i nostri giovani conserveranno nel cuore. Siamo qui anche per un’attestazione di affetto e stima alle famiglie per il prezioso supporto offerto ai propri figli. Segno, questo, di una scuola che crea comunità oltre i banchi”.
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