Ogni ora un laboratorio mobile, che stazionerà nell’area del porto, analizzerà una serie di parametri che saranno trasmessi alla centrale informativa dell’Arpac: PM10, PM2.5, NO, NO2, NOx, Benzene, CO, Ozono, SO2. I dati acquisiti e i bollettini saranno pubblicati ogni giorno sui siti internet dell’Arpac e di Napoli 2019. Il monitoraggio prima, durante e dopo la manifestazione, permetterà un confronto sull’impatto ambientale che le due navi da crociera avranno sulla qualità dell’aria del capoluogo partenopeo.
“Con questa convenzione – afferma il Commissario Straordinario di Napoli 2019, Gianluca Basile – avremo un monitoraggio aggiuntivo della qualità dell’aria nel porto di Napoli. Mostriamo attenzione al problema ambientale monitorando i dati sull’inquinamento per un periodo più ampio della sosta delle due navi. Stiamo lavorando inoltre affinché le due navi utilizzino carburante a bassissimo contenuto di zolfo.
Sarà necessario – prosegue Basile – che anche i bus adibiti al trasporto degli atleti e delle delegazioni verso i vari impianti della Campania, garantiscano lo stazionamento a motori spenti all’interno dell’hub della Stazione Marittima. Un alleggerimento degli agenti inquinanti nell’aria sarà inoltre garantito dall’assenza di auto nel parcheggio del porto durante il periodo della manifestazione”.
Per il Commissario Straordinario dell’ARPAC, Luigi Stefano Sorvino, “la convenzione con Napoli 2019 permette di intensificare le attività che la nostra Agenzia regionale svolge quotidianamente su tutto il territorio regionale. Il porto – aggiunge – è un grande produttore di polveri sottili attenuate dalla brezza marina che innesca un naturale fenomeno di dispersione.
Nel periodo di sosta delle navi, dal 28 giugno al 14 luglio, intensificheremo i controlli sui livelli di ozono e polveri sottili, mettendo a confronto i dati del porto con quelli che arriveranno dall’area di Piazza Garibaldi, tra le più inquinate, e di Capodimonte, tra le migliori per qualità dell’aria”.