Nell’ambito dell’introduzione del “biglietto dinamico”, che prevede la riduzione del biglietto nella stagione bassa, l’amministrazione guidata dall’archeologo Gabriel Zuchtriegel aveva deciso di cambiare radicalmente anche la politica dei prezzi riguardo il biglietto annuale, che costa un Euro in più rispetto a quello giornaliero.
“Un Euro simbolico – commenta Zuchtriegel – che vuole essere un segnale ai visitatori, ai quali diciamo: se venite più spesso, per noi non rappresentate nessun ‘costo aggiuntivo’, anzi, siamo felici di accogliervi in qualsiasi momento dell’anno. Andiamo sempre di più nella direzione di una fruizione diversificata e accessibile per i cittadini, in linea con le iniziative ministeriali #iovadoalmuseo.”
Come reso noto dal Parco Archeologico di Paestum, ubicato in una zona rurale lontana dai grandi centri urbani della Campania, da un’indagine sul flusso dei visitatori era emerso che il pubblico era prevalentemente un “pubblico giornaliero” ed erano pochissimi i visitatori che tornavano per una seconda visita nel giro di un anno. La soluzione di un abbonamento, introdotto tre anni fa, fu il primo passo adottato dalla direzione Zuchtriegel per costruire una rete territoriale intorno al Parco.
Nel 2019 poi la scelta di portare il prezzo di tale abbonamento quasi al livello del biglietto giornaliero, con la finalità di rendere il museo più inclusivo e accessibile, soprattutto per le persone del luogo, ma anche per tutti coloro che hanno un rapporto con il territorio più saldo.
Il Parco Archeologico di Paestum è il primo luogo della cultura ad aver introdotto queste attenzioni sui titoli di accesso, mostrandosi al passo con i tempi e dando attuazione ai risultati delle indagini svolte dagli studiosi di management dell’Università Bocconi di Milano.
“Quanto avvenuto a Paestum conferma gli studi che attestano come, in presenza di un acquisto ad alto coinvolgimento emotivo (come il caso di un biglietto a un museo), i consumatori rispondono molto positivamente al prezzo dinamico e sono propensi a parlare di questa esperienza ad altri e a ripetere l’esperienza di acquisto – dichiara Andrea Rurale, professore di marketing e direttore del Master in Arts Management and Administration (MAMA) dell’Università Bocconi di Milano – A conferma degli studi sul prezzo dinamico applicato in altri contesti, anche a Paestum la sua introduzione modifica il comportamento del consumatore: il dynamic pricing non solo permette di distribuire la domanda in modo più uniforme nel corso dell’anno, ma contribuisce anche a incrementare la qualità della visita.
È noto infatti che in presenza di tanti visitatori l’esperienza museale non è positiva: l’avere introdotto il biglietto annuale a solo un euro in più permette di comprendere subito quanti tra i visitatori sono intenzionati a tornare a visitare Paestum, magari con più calma e visitando meglio uno dei templi o godendosi con più tranquillità le opere esposte al museo”.
Per il 2019 le occasioni di poter utilizzare il biglietto annuale sono tante, è infatti in programma un fitto calendario di attività come laboratori gratuiti dedicati ai suoni e alla musica dell’antichità, alle armi preistoriche, al mito, ma anche le visite al santuario meridionale e ai depositi del museo.
Novità di queste ultime settimane è l’iniziativa nazionale #iovadoalmuseo, voluta dal ministro Alberto Bonisoli, che a Paestum si concretizza nelle aperture gratuite del giovedì pomeriggio dalle ore 18:00 alle 19:30. Ad arricchire gli appuntamenti gratuiti sono gli #aperiPastum, organizzati in collaborazione con SlowFood Cilento che permettono di legare l’esperienza di visita a piacevoli momenti di convivialità.