Ecco le sue parole:
“Io voglio ricordare una cosa. Questa società con la precedente non c’entra niente, quindi è inutile parlare di responsabilità oggettiva: voglio precisare che nella fattispecie nessuno ha beneficiato di ciò che è successo, soprattutto la nuova proprietà o la squadra. Quindi il requisito dell’oggettività non mi convince e per questo in primo grado di giudizio ci attendevamo un verdetto differente. Inoltre la Cassazione ha ribadito che non vi è stato una colpa così grave da poter giustificare la retrocessione in serie C.
Lo ripeto, la nostra società non c’entra nulla con quella precedente e con i retropensieri non si emettono verdetti. Forse qualcuno che non conosce le carte può pensare ciò: c’è l’iscrizione alla Camera di Commercio in cui si vede chi è la nuova proprietà, i nuovi amministratori.
Nessuno di loro ha avuto a che fare con la proprietà di allora, ossia la famiglia Zamparini. Mi sembra tutto alquanto palese e riscontrabile dalle carte, carta canta. Conlcude Albanese
Le nostre speranze sono dettate non soltanto dalla passione e dal cuore, ma dalla convinzione di essere nel giusto. Pertanto stiamo andando avanti nelle nostre convinzioni. Più che ottimismo il mio è un realismo suggerito dalla lettura delle carte. Ovviamente più si va avanti e più ci si rende conto che sarebbe opportuno fare una valutazione a tutto tondo.