«La nostra città – ha detto il Sindaco Napoli – ha un passato importante che è giusto far rivivere e ricordare alle nuove generazioni, in particolare in un’epoca di accelerazione dell’informazione nella quale si sente l’esigenza di porre dei capisaldi imprenscindibili. Salerno ha avuto un ruolo fondamentale nello scacchiere nazionale e internazionale nel corso della II Guerra Mondiale. Questa bella iniziativa, che riguarda la città tutta e i territori limitrofi al di là degli schieramenti e delle bandiere di partito, potrà contribuire a mantenerne vivo il ricordo e a lasciare una traccia di questa nostra storia».
Il parlamentare salernitano Piero De Luca ha aggiunto: «Qualche giorno fa ho depositato una proposta di legge per conferire a Salerno il titolo di “città già capitale d’Italia”.
È una proposta aperta a tutti coloro i quali vogliano riscoprire un pezzo di storia del Paese poco valorizzato nel dibattito storico e politico.
Salerno è stata capitale esecutiva e legislativa del Paese in un momento estremamente delicato ed importante della storia italiana, durante la liberazione dall’oppressione e dalla dittatura fascista.
Dall’11 febbraio 1944 al 15 luglio 1944, sono stati ospitati a Salerno ben tre governi – di cui uno di unità nazionale grazie alla famosa Svolta – ed è stato avviato il percorso di istituzione dell’assemblea costituente che portò all’approvazione della nostra carta costituzionale.
Parliamo quindi di un luogo in cui si sono svolte tappe fondamentali della storia d’Italia, dopo lo sbarco degli Alleati lungo le coste a sud della stessa Provincia.
Rilanciare la centralità di Salerno nel panorama nazionale non è un esercizio di autocelebrazione, ma un modo per valorizzare, riscoprire e approfondire la memoria e la storia del nostro Paese, nonché il senso dei valori costituzionali fondamentali di democrazia e libertà.
Nella speranza che incontri il sostegno anche delle altre forze politiche, e contribuisca a tenere vivo un dibattito storico, politico e culturale sul tema, la proposta di legge riempie di orgoglio un’intera comunità e restituisce il senso più vero e profondo della mia iniziativa».