Sciopero lavoratori Portuali di Salerno: “No a schiavitù e all’autoproduzione”
redazione
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Il blocco del contratto collettivo, l’applicazione delle leggi portuali e il problema dell’autoproduzione tra i motivi dello sciopero nazionale dei lavoratori, che si sono fermati anche a Salerno. I sindacati ci spiegano nel dettaglio le regioni della protesta: “Ci troviamo qui insieme perché le controparti datoriali, Asso Tutela, Asso Logistica e Asso Terminal non vogliono rinnovare il contratto collettivo nazionale dei orto nonostante ci siano stati vari incontri ma tutti con esito negativo avuto con le organizzazioni sindacali”.
E’ quanto affermato da Enzo D’Agostino, del Dipartimento Porto Filt Cgil. “Chiediamo di inserire nel contrato i problemi di autoproduzione che esistono nei vari porti”.
La giornata di protesta per i lavoratori portuali è stata una iniziativa di caratura nazionale indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti e prevede uno sciopero di 24 ore e mira a chiedere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale, per i diritti, contro l’autoproduzione, per la sicurezza.
Consigliere Dante Santoro in corteo con i lavoratori: “Pronti alle barricate per una battaglia di dignità”
l consigliere comunale Dante Santoro ha partecipato al corteo dei lavoratori del porto di Salerno per il mancato rinnovo del contratto nazionale, esprimendo la propria vicinanza in questa battaglia ai portuali salernitani: “Siamo pronti fare le barricate pur di portare avanti questa battaglia di dignità.
I diritti non sono barattabili, centinaia di famiglie salernitane sono coinvolte da questa vicenda ed il rischio di un peggioramento delle condizioni di lavoro per tanti lavoratori salernitani sarebbe un danno per la città tutta. Ho partecipato al corteo e sono pronto ad accompagnare queste iniziative fino al governo centrale, pur di far valere i diritti di chi sta permettendo la crescita del porto di Salerno con lavoro e sacrificio da decenni.”