Quanto sta accadendo nel campionato di Serie B ha del paradossale, visto che – a stagione conclusa – le sorti della classifica sono affidate alla Giustizia sportiva.
Lo scorso 13 maggio, il Tribunale Federale Nazionale (TFN) ha sanzionato il Palermo Calcio per illeciti consumatisi tra il 2014 e il 2017, decretandone così la retrocessione in Lega Pro.
In seguito, il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Professionisti Serie B, rendendo esecutiva la sentenza del TFN, ha deliberato di procedere con la disputa dei play off e di non far svolgere i play out, viste le 4 retrocessioni.
Nella giornata di ieri, il Presidente del TAR del Lazio ha accolto la sospensiva cautelare richiesta dal Foggia Calcio della delibera del Consiglio Direttivo della LNPB, rinviando all’11 giugno l’udienza per la trattazione della questione in Camera di Consiglio.
Nelle stesse ore, anche la Corte d’Appello Federale ha rinviato l’esame del ricorso di appello del Palermo Calcio avverso la sentenza di retrocessione del TFN.
A fronte di questa vicenda già di per sé complessa e confusa, apprendiamo dalla stampa che sarebbero state depositate alcune interrogazioni parlamentari rivolte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché addirittura intervenisse nel merito di decisioni assunte dalla Giustizia sportiva.
Ora, è bene chiarire subito che queste vicende devono restare di esclusiva competenza degli organi sportivi, i quali dovrebbero potersi pronunciare senza condizionamenti di sorta, siano essi politici, “ambientali” o sociali.
E non permetteremo che la città di Salerno, la Salernitana Calcio ed i suoi straordinari tifosi siano eventualmente penalizzati da decisioni che non siano ispirate al solo rispetto di regole sportive.
Per questo motivo, ho appena depositato un’interrogazione parlamentare per avere dal Presidente del Consiglio dei Ministri chiarimenti sulle eventuali iniziative che intende assumere al riguardo.
La credibilità del mondo del calcio e, più in generale, dello sport richiede il rigoroso rispetto della sua autonomia e, soprattutto, l’esclusione di qualsiasi forma di ingerenza della politica nelle decisioni della Giustizia sportiva.
A scriverlo il parlamentare salernitano del Partito Democratico Piero De Luca