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Preside condannata per il ferimento di uno studente: parla il ragazzo

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«Avevo 18 anni quando sono volato dal lucernaio del liceo. Con la sentenza di condanna della Cassazione nei confronti dei due responsabili di quell’incidente, che ha segnato per sempre la mia vita, ho avuto giustizia».

In seguito alla condanna della preside del liceo Pisacane di Sapri, arrivano anche le parole dello studente ferito dopo essere caduto dal balcone durante gli esami di maturità

Nei giorni scorsi, la stessa dirigente scolastica aveva reagito alla condanna promettendo che avrebbe fatto ricorso e che sarebbe andata fino in fondo per “dimostrare la verità”. Numerosi sono stati infatti i messaggi di solidarietà per la preside.

Adesso però è il giovane Niccolò De Luca, lo studente rimasto ferito, che per settimane ha combattuto tra la vita e la morte. Ecco quanto dichiarato in un suo messaggio (riportato da InfoCilento.it e da Il Mattino:

«Non sono entrato nel terrazzino per fumare come è stato detto e scritto finora. Quel giorno ero ad assistere all’esame di maturità di mio più caro amico. Mi trovavo nel corridoio quando sono inciampato sul battente di porta-finestra, finendo su un cupolino di plexiglass, posto non a distanza di sicurezza dal calpestio del corridoio, ma subito dopo la porta finestra che lo collega al lastrico solare.

Inciampando sono finito su uno dei lucernai, poi il volo nel vuoto per otto metri a testa in giù fino al pavimento dell’atrio, il coma e l’intervento neurochirurgico a cranio aperto. Un caro medico mi disse: tu non hai rischiato la vita. Non si capisce perché sei in vita». Precisa che nelle sentenze viene evidenziato che «non ha avuto comportamento anomalo o che possa avere causato o contribuito all’incidente».

Poi aggiunge sulla sua ex preside:  «Non l’ho mai più sentita e ne vista – dice – nè in veste istituzionale, nè solidale. Mi sono stati vicini nel difficile recupero la famiglia gli amici e molti professori che hanno contribuito a formarmi, cui devo parte dei miei successi».

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