Per effetto di questa sentenza, invece, retrocede il Foggia oltre al Padova e il Carpi. Il playout per la quarta retrocessione sarà tra Salernitana e Venezia.
Il Palermo, difeso dagli avvocati Di Ciommo, Gattuso, Pantaleone, Terracchio e Trinchera, si era presentato in corte federale d’appello con la memoria già preparata per l’udienza di giovedì scorso. L’inammissibilità del deferimento nei confronti di Zamparini, per la quale la Procura federale ha presentato ulteriore ricorso alla Corte federale d’appello, era alla base della tesi dei legali rosanero.
Secondo la difesa, senza un giudizio sul patron non c’erano i presupposti per la responsabilità diretta e oggettiva da parte del club. Citati come esempio i casi estivi di Chievo e Foggia, sempre per irregolarità amministrativi, per i quali la giustizia sportiva ha decretato una penalizzazione da scontare nella stagione successiva.
Nel dibattimento mostrate le evidenze finanziarie della nuova proprietà, Sporting Network e il verdetto della Cassazione in merito al ricorso della Procura di Caltanissetta, secondo cui il Riesame nisseno «ha congruamente evidenziato come non vi siano elementi obiettivi per ritenere che l’operazione» relativa ad Alyssa possa essere considerata «fittizia».
Il procuratore capo Pecoraro e l’aggiunto Chiné, invece, hanno puntato su un’altra sentenza della Suprema corte, quella che ha confermato la detenzione ai domiciliari per Zamparini. Le tesi dei pm federali si sono rifatte a quelle della Procura di Palermo, che si è basata a sua volta sulla perizia del consulente Colaci. L’accusa è quella di aver ottenuto l’iscrizione a tre campionati (due di A e uno di B tra il 2015 e il 2017) tramite la falsificazione di quattro bilanci.