Stando alle indagini, il 35enne avrebbe preso sistematicamente soldi sfruttando il suo ruolo di esercente. Dopo aver concluso con la società in questione un contratto di ricevitoria di scommesse, per l’attivazione delle offerte di gioco alla clientela, si sarebbe appropriato del denaro poi incassato.
Si parla di una somma pari a 16mila euro individuati come utili conseguiti tramite la raccolta settimanale del gioco. L’uomo avrebbe omesso di rigirare e versare il denaro. I giocatori andavano a scommettere versando le commesse con la loro puntata, riversando il denaro nelle casse del punto vendita di Pagani. Ma il titolare, invece di versare per legge la quota alla società presso la quale aveva stipulato il contratto, intascava tutto.
fonte Il Mattino
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