I suoi genitori regolarono il loro rapporto matrimoniale il 9 maggio del 1910. Dal matrimonio nacquero altri tre figli: Gaetano, Roberto “Raymond” e Artenesia. Arthur animato da una straordinaria passione e da grande capacità di “lavorare” ogni tipo di materiale (sin da piccolo creò una piccola “fornace” artificiale per realizzare statuette d’argilla) fu inviato prima al l’Accademia di belle arti di Napoli e poi all’Istituto delle Belle Arti di Roma dove, nel 1912, si diplomò. Nel 1914 decise di tentare il “sogno americano”. Si stabilì a Cincinnati in Ohio. Negli Stati Uniti Arthur Ivone seppe affermarsi come scultore di prima grandezza. All’inizio alternò duri lavori allo studio serale presso la “Cincinnati Art Academy”. Poi arrivò il successo.
Le sue opere vennero, ancora naturalmente lo sono, esposte al “ National Art Gallery” e al “Honourable Menzione” di Syracure sempre in Ohio. Sono innumerevoli le statue in bronzo e pannelli, maggiormente dedicate agli eroi, nella Columbus State House; il “Soldier Memorial ”, nel Washington Public Park, di Cincinnati in Ohio .
Ma più di tutte, la più amata, l’Ohio World War Memorial , comunemente chiamato “Doughboy”, che fu eretta nel 1930, a Columbus la capitale, a ricordo della partecipazione dell’Ohio alla Prima Guerra Mondiale. Nel 1931 sposò Mae Peavler che gli diede una figlia Giselda. Arthur Ivone morì a Cincinnati il 16 febbraio del 1974.
Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”