Appare chiaro come la situazione venutasi a creare in seguito ai vari provvedimenti della Lega B e della giustizia sportiva abbiano compromesso la regolare disputa di una partita così importante.
Non è stato normale rincorrere l’esecuzione di una sentenza di primo grado senza attendere il verdetto di appello sul caso Palermo e di conseguenza far disputare i playoff.
Non è normale che il giorno 15 maggio la Lega di B pubblichi la classifica definitiva e decida, in pendenza del secondo grado di un giudizio, che la partita decisiva per la retrocessione non debba disputarsi
Non è normale che la stessa Lega comunichi poi, dopo 20 giorni dalla fine del campionato, le nuove date della partita in precedenza annullata. Se il 13 maggio si fosse stabilito che i playout si sarebbero potuti disputare ad inizio giugno, tutti si sarebbero adeguati.
Diverso e inaccettabile è il fatto di voler obbligare alla disputa della partita più importante della stagione con un mero preavviso di 5 giorni e dopo un periodo di inattività.
L’associazione Italiana Calciatori plaude il senso di responsabilità dei calciatori delle due squadre che, loro malgrado, saranno in campo per disputare uno spareggio che, dal punto di vista sportivo, è “ingiocabile”!
Tutto questo non è normale!”
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