Lo ha detto Antonio Pignataro, l’ex boss affiliato alla Nuova Famiglia, al termine dell’udienza “Un’altra storia” di ieri, che verte su un presunto scambio elettorale politico mafioso tra la camorra e due candidati alle scorse elezioni, a Nocera Inferiore. Lo scrive Salerno Today che rilancia un articolo de Il Mattino
L’udienza di ieri ha registrato il prosieguo dell’esame del colonnello dei Ros, Mambor, che ha illustrato proprio i rapporti di alcuni degli imputati con lo “zio” Pignataro. E i favori, che lo stesso avrebbe eseguito, proprio in virtù del suo “carisma criminale”, che spingeva gli altri a rivolgersi a lui.
Dal punire un ladro per una stufa nel quartiere, al liberare una casa occupata da una famiglia, a discapito di un’altra. E ancora, punire chi avrebbe “sgarrato” nei riguardi di chi era “con lui”, fino all’interessamento di raccolta voti per l’ex consigliere comunale, Carlo Bianco.