“Ho lottato per i 1000 che erano dietro di me oggi a Venezia, così come ho lottato per la gente che mi ha sostenuto in casa ma anche per quel tifoso che mi ha aggredito. Ho dato tutto per tutti perché alla fine a perderci è la Salernitana e la città di Salerno se oggi non avessimo raggiunto questa benedetta salvezza”.
“Sono felice per aver dato il contributo in questa gara e faccio i complimenti a tutti i miei compagni che hanno tirato fuori energie impensabili”.
Il futuro? “Dopo l’aggressione che ho subito personalmente non ho rilasciato dichiarazioni, non ho fatto del vittimismo ma ho risposto sul campo. Non ho mai detto di voler andare via da Salerno e ribadisco che ci voglio restare per essere protagonista”.
Poi una analisi del campionato: “Dopo le prime 10-12 partite probabilmente ci siamo illusi di poter stare nelle zone alte della classifica giochicchiando. Poi abbiamo iniziato una discesa fino ad assestarci per poi finire nel baratro un poco alla volta senza accorgercene finendo a ritrovarci al 120esimo di una finale playout ed ai rigori per conquistarla il 9 di giugno”.