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Rabbia Cosmi: “Hanno fatto 3 tiri in 210 minuti. Siamo distrutti”

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La Salernitana fa festa e mantiene la B, il Venezia invece perde e retrocede. Tutto si è deciso ai rigori, dettagli che fanno la differenza. I 210 minuti di gioco hanno portato ai penalty, per Cosmi l’epilogo meno giusto perché a suo dire il Venezia meritava qualcosa in più. Forse è anche vero, ma sicuramente la Salernitana non ha rubato nulla: “Oggi era il secondo tempo di una partita iniziata a Salerno – ha detto Cosmi in conferenza stampa – Se si analizza tutta la partita, penso che la Salernitana abbia tirato tre volte in porta e non penso di dire un’eresia. La Salernitana ha fatto due goal all’andata, noi solo uno avendo diverse occasioni clamorose. Oggi siamo riusciti ad andare al vantaggio e ad avere superiorità numerica. Abbiamo avuto occasioni importanti per portare la sfida sul 2-0. La Salernitana ha giocato, a un certo punto, per andare ai rigori, noi invece eravamo psicologicamente distrutti, di certo non nell’umore adatto per tirarli. Lo vedevo anche dai ragazzi. Un peccato, hanno voluto che si giocasse questo playout. Penso che a livello di dramma sportivo abbiamo accontentato tutti. Chi voleva il sangue lo ha avuto. Ho il vomito, non l’amarezza. Una situazione che va oltre la sconfitta: vedo bravi ragazzi singhiozzare nello spogliatoio in un contesto che non meritavamo di vivere. Loro sono stati eroici a preparare queste due difficilissime sfide. Conosco troppo bene il calcio, è impossibile ritrovarti come prima quando stacchi. Mi hanno sorpreso, invece, abbiamo fatto due ottime partite. Qualcuno se la prenderà con Bentivoglio e Coppolaro che hanno sbagliato ma non è giusto colpevolizzare una squadra che non meritava di disputare questi spareggi. Io adesso vado a casa, ho perso tempo che non dovevo perdere. L’ho fatto per la società e per l’impegno preso, per i ragazzi e per quello che ho costruito. Sono uscito sconfitto da queste due partite, ma i ragazzi sono stati straordinari. Non mi aspetto niente e non voglio niente”.

Poi Cosmi continua il suo sfogo, alzando anche i toni: “Se qualcuno mi imputa questa retrocessione lo sputo in faccia. Ci sono allenatori che fanno finta di raccontare questo sistema calcio, si sono attenuti ai vari commenti. Anche penne importanti che hanno parlato di questo playout a nostro favore. Lo dico perché siccome leggo giornali e social questo non è venuto fuori. Voglio qualcuno che mi spiega perché si sono fatti questi playout. La società farà quello che è giusto. Arrivato a questo punto mi ero già rotto le palle di andare al mare, quest’anno non ci sono ancora andato. Mi viene il vomito di questo calcio. Queste cose le potevo dire venti anni fa, il calcio mi ha peggiorato sotto certi punti di vista. C’è troppa gente che non perde mai e quelli che non perdono mai mi danno fastidio. I giornalisti sono conniventi, ma non responsabili: non si schieravano, non esprimevano commenti. Dei presidenti non posso esprimere, non li voglio discutere. Sono nauseato, non dispiaciuto, queste non sono batoste sportive. Non riesco a vedere il pianto di venti ragazzi per queste due partite Il Venezia meritava di salvarsi. I playoff sono stati fatti in una certa maniera, i playout venticinque giorni dopo. Tra il primo e il secondo tempo c’è stata una leggera discussione, valore zero. Successivamente ho parlato con Lotito e c’è stata una normale visioni di pareri. Penso sia normale discutere tra persone che lavorano nel calcio da diverso tempo, io un po’ più di lui”. 

 

 

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