Riaffermare il ruolo della cultura, della ricerca, dell’innovazione; potenziare tutte le misure volte a garantire il diritto allo studio; ripensare i percorsi di orientamento alla scelta delle facoltà, ma anche agli attuali meccanismi di accesso; costruire un percorso di valorizzazione delle risorse interne, soprattutto attraverso uno sforzo per ridurre la precarietà dei rapporti di lavoro, sia nell’ambito della ricerca che in quello della didattica.
Sono, questi, solo alcuni dei punti chiave della lettera aperta che la segretaria generale della Flc Cgil Salerno, Clara Lodomini, ha scritto ai candidati alla carica di rettore dell’Università di Salerno.
“L’elezione del nuovo Rettore può rappresentare l’occasione per riaprire una riflessione ampia e approfondita sul ruolo dell’Ateneo salernitano nei processi di sviluppo del territorio provinciale e regionale – esordisce la segretaria – Riteniamo che chi sarà chiamato a rappresentare l’Ateneo salernitano abbia il dovere di rilanciarlo come presidio di democrazia, di legalità, di integrazione, di solidarietà”
Di qui l’invito a riprendere il progetto di potenziare tutte le misure volte a garantire il diritto allo studio. “Chiediamo – scrive la Lodomini – l’esenzione dalle tasse universitarie per gli studenti provenienti da famiglie in difficoltà economica anche temporanea, un aumento delle borse di studio, l’innalzamento della fascia di esenzione rispetto all’ISEE”.
“Riteniamo – si legge – che il nostro Ateneo abbia la possibilità di essere, a pieno titolo, uno dei nodi strategici di un nuovo sistema reticolare della ricerca e della conoscenza. Un sistema nazionale, che sappia valorizzare le eccellenze senza sottrarre risorse agli altri soggetti che lo compongono; un sistema aperto, verso l’Europa, verso il Mediterraneo e verso l’Oriente, che sappia costruire ponti tra diversi mondi e culture; e, allo stesso tempo, un sistema integrato con il territorio”.
Ed infine la proposta di creare l’Osservatorio del Welfare di Ateneo per “monitorare il grado di benessere dell’intera comunità universitaria (lavoratori, studenti, utenti)”, progetto che si unisce alla necessità, secondo la Flc, di potenziare il Presidio della Qualità.
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